VENEZIA – L’effetto Imu-Tasi sui capannoni darà luogo all’ennesimo aumento di tasse: l’aggravio, rispetto al 2013, potrà salire in media fino a 769 euro. A dirlo è la CGIA che ha fatto delle simulazioni su tre diverse realtà produttive di piccola dimensione.
Nel 2014, alla luce delle disposizioni annunciate ieri dal Governo Letta, l’aumento dell’aliquota della Tasi dovrà oscillare tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille. Sia per le seconde e terze case sia per i beni strumentali è stato deciso che la somma delle aliquote IMU e Tasi non potrà superare la soglia massima dell’11,4 per mille (10,6 per l’Imu più 0,8 per la Tasi). Per analizzare gli effetti economici di questa decisione, la CGIA ha preso in esame la situazione di tre piccolissime realtà produttive. Per ciascun caso ha fatto tre ipotesi diverse:
1) Artigiano installatore impianti con un reddito medio annuo di 40.000 euro e un capannone D1 di 500 mq con rendita di 2.167 euro:
a) se all’aliquota Imu del 9,33 per mille (aliquota media nazionale applicata sui capannoni nel 2012) e quella Tasi ancorata al valore base dell’1 per mille (totale 10,33 per mille), si aggiunge il prelievo rifiuti, al netto della maggiorazione Tares pagata nel 2013, nel 2014 questo imprenditore subirà un aggravio di 73 euro;
b) se all’aliquota Imu del 10,6 per mille e quella Tasi allo 0,8 per mille (totale valore massimo 11,4 per mille), si aggiunge il prelievo rifiuti, al netto della maggiorazione Tares pagata nel 2013, nel 2014 questo imprenditore pagherà 211 euro aggiuntivi
c) se all’aliquota Imu del 9,33 per mille e quella Tasi al 2,7 per mille (totale valore massimo 11,4 per mille), si aggiunge il prelievo rifiuti, al netto della maggiorazione Tares pagata nel 2013, nel 2014 questo imprenditore subirà un maggior prelievo di 232 euro.
Nel caso c), l’aggravio è maggiore del caso b) anche se la somma delle aliquote Imu più Tasi è sempre pari all’11,4 per mille. Ciò avviene perché l’Imu è, seppur parzialmente, deducibile. Di conseguenza, all’aumentare dell’aliquota della Tasi si riduce la quota che può essere dedotta. Tale situazione si verifica anche nei due casi successivi.
2) Snc artigiana 2 socie e 4 dipendenti con un reddito di 60.000 euro e un capannone di 1.000 mq categoria D1 rendita 5.776 euro
a) se all’aliquota Imu del 9,33 per mille (aliquota media nazionale applicata sui capannoni nel 2012) e quella Tasi ancorata al valore base dell’1 per mille (totale 10,33 per mille), si aggiunge il prelievo rifiuti, al netto della maggiorazione Tares pagata nel 2013, nel 2014 questo imprenditore subirà un aggravio di 263 euro;
b) se all’aliquota Imu del 10,6 per mille e quella Tasi allo 0,8 per mille (totale valore massimo 11,4 per mille), si aggiunge il prelievo rifiuti, al netto della maggiorazione Tares pagata nel 2013, nel 2014 questo imprenditore pagherà 638 euro aggiuntivi;
c) se all’aliquota Imu del 9,33 per mille e quella Tasi al 2,7 per mille (totale valore massimo 11,4 per mille), si aggiunge il prelievo rifiuti, al netto della maggiorazione Tares pagata nel 2013, nel 2014 questo imprenditore subirà un maggior prelievo di 685 euro.
3) Srl con 2 soci e 20 dipendenti reddito 80.000 euro – capannone di 3.000 mq categoria D7 con rendita 9.700 euro
a) se all’aliquota Imu del 9,33 per mille (aliquota media nazionale applicata sui capannoni nel 2012) e quella Tasi ancorata al valore base dell’1 per mille (totale 10,33 per mille), si aggiunge il prelievo rifiuti, al netto della maggiorazione Tares pagata nel 2013, nel 2014 questo imprenditore subirà un aggravio di 61 euro;
b) se all’aliquota Imu del 10,6 per mille e quella Tasi allo 0,8 per mille (totale valore massimo 11,4 per mille), si aggiunge il prelievo rifiuti, al netto della maggiorazione Tares pagata nel 2013, nel 2014 questo imprenditore pagherà 685 euro aggiuntivi;
c) se all’aliquota Imu del 9,33 per mille e quella Tasi al 2,7 per mille (totale valore massimo 11,4 per mille), si aggiunge il prelievo rifiuti, al netto della maggiorazione Tares pagata nel 2013, nel 2014 questo imprenditore subirà un maggior prelievo di 769 euro.
“Ancora una volta – segnala il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – le modifiche sulla tassazione degli immobili rischiano di aggravare ulteriormente il peso fiscale sulle imprese. Sia chiaro: il reperimento delle risorse per finanziare le detrazioni in capo alle famiglie meno abbienti è condivisibile, ma corriamo il pericolo di aumentare il carico fiscale, soprattutto sulle piccole imprese, che ha ormai raggiunto un livello non più accettabile”.
Artigiano installatore impianti
Ditta individuale artigiana reddito 40.000 euro
Capannone 500 mq categoria D1 rendita 2.167 euro
Tasse |
2012 |
2013 |
|
2014 |
||
|
IMU 9,33‰ |
IMU 10,6‰ |
IMU 9,33‰ |
|||
IMU |
1.274 |
1.380 |
|
1.380 |
1.568 |
1.380 |
TASI |
|
|
|
148 |
118 |
306 |
Prelievo rifiuti |
2.654 |
3.065 |
|
3.065 |
3.065 |
3.065 |
Maggiorazione TARES |
|
150 |
|
|
|
|
Totale |
3.928 |
4.595 |
|
4.593 |
4.751 |
4.751 |
Risparmio deducibilità IMU |
|
229 |
|
153 |
174 |
153 |
Totale |
3.928 |
4.367 |
|
4.440 |
4.577 |
4.598 |
Paga in più (+) o in (-) rispetto all’anno precedente |
+439 |
|
+73 |
+211 |
+232 |
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA
Società di persone SNC Artigiana
Due soci e 4 dipendenti reddito 60.000 euro
Capannone 1.000 mq categoria D1 rendita 5.776 euro
Tasse |
2012 |
2013 |
|
2014 |
||
|
IMU 9,33‰ |
IMU 10,6‰ |
IMU 9,33‰ |
|||
IMU |
3.395 |
3.678 |
|
3.678 |
4.179 |
3.678 |
TASI |
|
|
|
394 |
315 |
816 |
Prelievo rifiuti |
5.802 |
6.701 |
|
6.701 |
6.701 |
6.701 |
Maggiorazione TARES |
|
300 |
|
|
|
|
Totale |
9.197 |
10.679 |
|
10.774 |
11.196 |
11.196 |
Risparmio deducibilità IMU |
|
515 |
|
345 |
392 |
345 |
Totale |
9.197 |
10.165 |
|
10.428 |
10.803 |
10.850 |
Paga in più (+) o in (-) rispetto all’anno precedente |
+968 |
|
+263 |
+638 |
+685 |
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA
Società di capitali
SrL Due soci lavoranti e 20 dipendenti reddito 80.000 euro
Capannone 3.000 mq categoria D7 rendita 9.700 euro
Tasse |
2012 |
2013 |
|
2014 |
||
|
IMU 9,33‰ |
IMU 10,6‰ |
IMU 9,33‰ |
|||
IMU |
5.702 |
6.177 |
|
6.177 |
7.017 |
6.177 |
TASI |
|
|
|
662 |
530 |
1.370 |
Prelievo rifiuti |
6.962 |
8.041 |
|
8.041 |
8.041 |
8.041 |
Maggiorazione TARES |
|
900 |
|
|
|
|
Totale |
12.664 |
15.118 |
|
14.880 |
15.588 |
15.588 |
Risparmio deducibilità IMU |
|
913 |
|
614 |
698 |
614 |
Totale |
12.664 |
14.205 |
|
14.266 |
14.891 |
14.974 |
Paga in più (+) o in (-) rispetto all’anno precedente |
+1.542 |
|
+61 |
+685 |
+769 |
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA
Elaborato 9 gennaio 2014
NOTA METODOLOGICA
Nelle tabelle sopra riportate è stato calcolato il prelievo tributario sugli immobili strumentali delle imprese negli anni 2012, 2013 e 2014.
– L’IMU, introdotta dal 2012, è stata calcolata applicando l’aliquota del 9,33 per mille che corrisponde all’ aliquota media nazionale applicata nel 2012 sugli immobili diversi dalla abitazione principale; a parità di aliquota l’imposta diventa più pesante per i capannoni (e in generale per tutti gli immobili accatastati nella categoria D) in quanto il coefficiente moltiplicatore utilizzato per determinare la base imponibile aumenta passando da 60 a 65. Si ricorda che questo coefficiente viene moltiplicato per la rendita castale rivalutata del 5%. Secondo quanto stabilito nella Legge di Stabilità 2014, le imprese possono dedurre dal reddito di impresa il 30% dell’IMU per l’anno 2013 e dal 2014 il 20%.
– Nel 2013 la TARES ha sostituito la Tarsu/Tia. Dal 2014 la TARI sostituirà la TARES. Nelle nostre simulazioni i calcoli del prelievo del 2012 corrispondono al prelievo medio risultanti dalle tariffe applicate in 11 Comuni capoluoghi di regione (Aosta, Milano, Trieste, Bologna, Ancona, Cagliari, Bari, Campobasso, Venezia, Genova e Firenze). La stima della nuova tassazione è stata effettuata maggiorando le tariffe dei 15,5%, pari all’incremento medio a livello nazionale da noi stimato.
– Solo per l’anno 2013, la maggiorazione TARES ha colpito gli immobili con un prelievo commisurato alla metratura: 0,3 euro al metro quadrato.
– La TASI entrerà in vigore nel 2014. Secondo le disposizioni contenute nella Legge di Stabilità appena approvata dal Parlamento, l’aliquota può oscillare tra lo zero e il 2,5 per mille.
– Con la Nota dell’ 8 GENNAIO 2014, il Governo ha fatto sapere che presenterà un emendamento con il quale si concede ai Comuni la possibilità di aumentare l’aliquota tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille, in modo da reperire le risorse per concedere le detrazioni alle famiglie e ai ceti più deboli. Di conseguenza l’aliquota massima IMU per le abitazioni sale al 3,3 (2,5+0,8), e la somma delle aliquote IMU TASI per tutti gli altri immobili all’ 11,4 per mille (10,6+0,8). Per considerare queste diverse possibilità, le simulazioni sopra riportate hanno considerato tre diverse situazioni per ogni tipologia di immobile strumentale analizzato:
o Aliquota IMU pari al 9,33 per mille corrispondente alla aliquota media del 2012 deliberata dai Comuni per gli immobili diversi dalle abitazioni principali e aliquota Tasi all’1 per mille;
o Aliquota IMU pari al 9,33 per mille e aliquota Tasi del 2,07 per mille
o Aliquota IMU pari al 10,6 per mille e aliquota Tasi allo 0,8 per mille