Groundcare. L’USB critica l’accordo firmato, troppo pesante per i lavoratori

USB: Ci sono ombre sul futuro dei dipendenti e condizioni salariali capestro

Questa mattina presso il Comune di Fiumicino, si è svolto  un incontro con le Organizzazioni Sindacali, sulla vertenza Groundcare e sulla condizione generale dell’aeroporto, richiesto dal presidente del Consiglio Comunale Michela Califano.

L’Unione Sindacale di Base, prende atto positivamente dell’intervento del Comune di Fiumicino e dell’impegno all’avvio di un tavolo permanente di crisi sull’aeroporto che vede coinvolte, oltre ad Adr e Enac, il Ministero dei Trasporti, Regione Lazio, Comune di Roma. 

“La vertenza di Groundcare rappresenta infatti, l’ennesima conseguenza di una crisi di sistema che ha come causa la mancanza di regole e come effetto la costante perdita di posti di lavoro, il deterioramento delle condizioni salariali e normative sulla pelle dei lavoratori” dichiara Susi Ciolella esecutivo provinciale confederale USB
L’USB, tuttavia, esprime forte perplessità nel merito dell’accordo firmato il 3 Aprile tra la società Groundcare e i sindacati confederali sia per quel riguarda la salvaguardia occupazionale che per  i pesanti tagli ai salari. 

“Restano molte ombre sul futuro dei dipendenti, non solo di Groundcare e Globeground, ma dell’intero indotto di cui non si è quantificato il numero di lavoratori interessati.  Inoltre, con questo accordo si sono andati a toccare i diritti acquisti dei lavoratori abbassando pesantemente le retribuzioni già basse. A tutto questo si aggiunge l’incertezza sulla trattativa che rischia di avere come epilogo comunque il fallimento” continua la sincalista  “Ritieniamo oltremodo inaccettabile che quest’accordo arrivi senza il confronto con i lavoratori, dopo anni di sacrifici e accordi capestro che già in passato hanno causato un pesante dumping interno”

L’USB ha convocato tutti i lavoratori in assemblea domani 10 Aprile alle ore 15:00 presso la sede di Fiumicino, via Cena 29, per discutere insieme a loro sulle azioni da intraprendere.  “E’ ora che i lavoratori diventino i veri protagonisti di questa vicenda” conclude Ciolella

 

 

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