Alitalia Etihad, ancora nulla di fatto. Lupi, il tempo dei soci è scaduto

ROMA – “Il tempo delle risposte  da parte dei soci di Alitalia  penso sia ormai scaduto, poi ognuno si prende le sue responsabilità, non si può tirare all’infinito”. Sono queste le parole pronunciate dal ministro delle Infrastrutture, Lupi, che aggiunge come dopo “la missiva” di Alitalia la parola debba passare ad Etihad che “dovrà dire se le risposte sono soddisfacenti”.

Ma da parte di Etihad ancora tutto tace.  Una cosa normale replica  l’amministratore delegato dell’ Alitalia, Gabriele Del Torchio, il quale precisa che i “primi tre mesi dell’anno sono in linea con il piano”. Lupi, tuttavia, ha chiesto di accelerare i tempi, preoccupato dall’indeterminatezza che crea tensioni e incertezza. Lupi  ha auspicato che «questa settimana possa essere una buona settimana», ma nulla da certezze. Anzi, la vicenda è avvolta da una serie di incertezze che non lasciano presagire nulla di buono. A partire dai possibili esuberi del personale e soprattutto da un piano industriale di cui ben poco si conosce.

«Io – ha detto Lupi –  rimango al piano di Del Torchio che non aveva un numeretto ma un numero di riduzione del costo del lavoro per il quale c’erano diverse possibilità». Comunque il ministro spera di aprire un tavolo con i sindacati anche prima delle elezioni europee. «Non dopo ma prima delle elezioni – ha concluso il ministro – spero che si possa attivare un tavolo con i sindacati, dopo la risposta di Etihad». Ammesso e concesso che questa arrivi.

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