La BCE alza i tassi. E’ la prima volta dal 2008

ROMA – Dopo anni in cui il tasso di riferimento era rimasto inchiodato all’1 per cento, livello record cui era stato fissato il 7 maggio 2009 dopo una sfilza di sette tagli consecutivi dall’ottobre 2008 nella riunione odierna la BCE ha deciso di rialzare i tassi di un quarto di punto.
Il livello cui viene fissato il tasso è quindi l’1,25 per cento ma tale ritocco costituisce comunque un punto di svolta.
Il presidente della Bce Jean-Claude Trichet nel corso della conferenza stampa che si e’ tenuta a Francoforte ha comunque sottolineato come non si sia giunti a decidere l’avvio di una serie di rialzi ma nel contempo ha affermato come la BCE resterà “estremamente attenta ai rischi di una spirale prezzi-salari” e che tale rischio non sarà tollerato, ventilando quindi la possibilità di ulteriori rialzi nel caso si creino tensioni sul fronte dei prezzi.
Nonostante l’incremento del tasso sia piccolo esso avrà comunque un certo impatto sui titolari di mutui a tasso variabile, impatto quantificato in termini di aumento medio per famiglia della rata su base annua dalla Cgia di Mestre in 132,4 euro. Le famiglie piu’ colpite, secondo la CGIA, saranno quelle del Centrosud: in particolare quelle residenti nella provincia di Pescara (+207,7 euro), di Cagliari (+ 204,9 euro), di Roma (+203,4), di Sassari (+ 201,6) e Napoli (+198,7). Le meno investite dagli aumenti, invece, saranno le famiglie che risiedono nelle nuove province sarde: Carbonia-Iglesias (+29,7), Medio Campidano (+23) e Ogliastra (+15).

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