Alitalia. Il momento della verità. Arriva Hogan. Confronto sugli esuberi

ROMA – La trattativa tra Alitalia ed Etihad è arrivata al traguardo. E’ atteso l’arrivo dell’amministratore delegato della compagnia emiratina, James Hogan, il quale entro 24 ore sarà a Roma per firmare il contratto di preaccordo con i vertici dell’Alitalia, per poi chiudere entro fine anno, quando le autorità antitrust avranno dato il via libera. In queste ore intanto, i soci italiani cercano un’intesa condivisa sulla struttura societaria che dovrà contenere la loro partecipazione nella nuova «Alihad».

Sempre oggi dovrebbe tenersi a mezzogiorno un nuovo incontro al ministero dell’Economia, tra i soci maggiori, i vertici dell’Alitalia e il capo della segreteria del dicastero di via XX Settembre, Fabrizio Pagani. Ieri un primo incontro si è risolto con un nulla di fatto. In particolare, ci sarebbero ancora posizioni diverse sul ruolo delle Poste in Alitalia e sulla volontà di versare i suoi 70 milioni solo nella futura  MidCo, mentre occorrerà versare subito almeno una parte dei 300 milioni di euro di aumento di capitale deliberati la scorsa settimana dal Cda e che l’assemblea dovrà approvare venerdì prossimo.

Intanto sul versante sindacale ha presso nuovamente il via il confronto per risolvere il nodo degli esuberi. Gli esuberi da 2.251 sono passati a 2.171, poiché 80 dipendenti hanno già terminato il rapporto Alitalia. La procedura riguarda quindi 1.590 addetti di terra, 126 piloti e 420 assistenti di volo. A questi bisogna aggiungere i 35 dipendenti di terra di AirOne.

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