Ast. Si ferma la protesta, A1 sbloccata. Anticipato a domani incontro al ministero

ULTIM’ORA – Si ferma la protesta dei lavoratori della Ast, che starebbero infatti lasciando  la sede stradale. Sembra infatti che i sindacati abbiano ricevuto una convocazione anticipata rispetto a quella del 18 novembre, per domani al ministero dello Sviluppo alle ore 16.00. 

ROMA – Sono più di un centinaio i lavoratori della Ast di Terni che stanno bloccando il raccordo Terni-Orte, in particolare sull’A1.

Come era ipotizzabile, l’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo tra le parti non ha portato alla risoluzione della vertenza e neanche a trovare soluzioni rapide e condivisibili. Insomma per i lavoratori si tratta dell’ennesimo nulla di fatto.  Per questo motivo oggi, dopo un’assemblea, in cui si è levato unanime il grido “alziamo il tiro”, gli operai hanno deciso di manifestare e hanno superato a piedi il casello di Orte dell’Autostrada, bloccando il flusso veicolare in entrambe le direzioni.  In contemporanea alla loro occupazione sono giunti gli uomini delle forze dell’ordine a controllare, stavolta da distanza, la situazione. Gli operai hanno sottolineato che “la situazione è seria” e hanno detto che non intendono muoversi da li.

Il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini, ha definito “unanime” la decisione di tenere una manifestazione di protesta ad Orte, soprattutto dopo che ieri sera  l’Ad Ast Lucia Morselli ha presentato un nuovo piano industriale che, ricordiamo,  prevede 290 esuberi, di cui 141 già usciti con la mobilità volontaria, e  che secondo il sindacato, non dà quelle “garanzie e novità” che ci si attendeva.

La soluzione per i lavoratori della Ast è dunque ancora in alto mare e sui loro volti traspare esasperazione, preoccupazione e disperazione, alcuni dicono “di sentirsi abbandonati a tutti i livelli”. Claudio Cipolla, della Fiom, ha spiegato che oltre allo sciopero proseguiranno i presidi in atto e nuove iniziative verranno concordate con i sindacati nazionali. Mentre Giorgio Airaudo, responsabile lavoro di Sel ha accusato il governo di totale disenteresse per la drammatica situazione che stanno vivendo i lavoratori sulla loro pelle, dichiarando: “Il Governo sulle Acciaierie Speciali Terni fa melina, non impegna l’azienda ai suoi doveri e lascia alla ThyssenKrupp il logoramento dei lavoratori. Questo è inaccettabile. Il governo Renzi rischia di fare “chiacchiere”, mentre ai lavoratori servono fatti”. Alle parole di Airaudo fanno eco anche quelle del senatore di Sel, Peppe De Cristofaro, che stigmatizza l’attitudine del governo a mediare a favore dell’azienda “senza adoperarsi mai per cercare una soluzione reale e strutturale, che può essere solo l’impostazione di una politica industriale a sostegno della siderurgia, capace di coniugare le esigenze del lavoro e quelle dell’ambiente e tale da impedire lo smantellamento del polo siderurgico”. Il prossimo incontro tra le parti è previsto il 18 novembre nel tentativo di evitare “una rottura traumatica”.

A causa della manifestazione sulla A1 Milano-Napoli alle 12.52 circa, su disposizione dell’autorità prefettizia, sono stati chiusi i tratti Magliano Sabina-Orte verso Firenze e tra Attigliano ed Orte verso Roma. Questo è l’annuncio che viene diramato sul sito Autostrade.

 

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