Alitalia. Incognita prossimo Ad. Di Battista, governo non tutela lavoratori

ROMA – Dopo le improvvise dimissioni dell’amministratore delegato di Alitalia, Silvano Cassano, rimane ancora una incognita chi possa essere il suo successore. Il presidente di Alitalia ,Luca Cordero di Montezemolo infatti, non si è finora sbilanciato su un possibile nome che possa sostituirlo“. ”Non ne parlo, poche parole e molto lavoro” ha detto Montezemolo interpellato dai giornalisti in occasione della convention tra Etihad e le compagnie aeree partecipate. 

Nel frattempo Montezemolo ha però ringraziato l’ad per l’impegno profuso nei suoi 9 mesi in carica nella compagnia di bandiera. Impegno di fatto lautamente ricompensato,  visto che Cassano si vedrà riconosciuta una buonuscita da record, ovvero 2,4 milioni di euro. Il suo predecessore Gabriele Del Torchio (oggi presidente e amministratore delegato di Snai), rinunciò invece al bonus di fine rapporto di 2,5 milioni.  

L’annuncio delle dimissioni dell’ad era stato dato da Montezemolo ai dipendenti attraverso una lettera in cui spiegava che il Consiglio di Amministrazione aveva assegnato  a lui i poteri fino alla designazione del nuovo Amministratore. “Nel frattempo – diceva Montezemolo nella lettera-  vi comunico che le competenze per la gestione ordinaria del business saranno ripartite ad interim tra il nostro Chief Operations Officer, Giancarlo Schisano, ed il nostro Chief Financial Officer, Duncan Naysmith, che riporteranno a me fino alla designazione del nuovo Amministratore Delegato”, e conclude: “Molto lavoro dovrà ancora essere fatto per raggiungere un successo duraturo. Tutti noi abbiamo un ruolo importante in tale prospettiva e contiamo quindi sul vostro supporto per l’avanzamento nel nostro progetto di crescita e di sviluppo”.

Tuttavia dietro le dimissioni di Cassano, ufficialmente dettate da ragioni personali, ci sarebbe infatti, più che l’andamento dei conti,  l’esigenza emersa da più parti nell’azionariato di dare un nuovo impulso all’attuazione del piano. L’impressione, negli ultimi mesi, era che non si stesse facendo abbastanza. Montezemolo, parlando con un gruppo di dipendenti e hostess Alitalia presenti alla partenza del Pontefice, ha confermato che il piano industriale resta immutato e che l’andamento dei conti è in linea con il budget. Accanto all’attenzione al cliente, dunque, la strategia dei prossimi mesi si giocherà anche sull’attuazione più rapida ed incisiva dei contenuti del piano: l’avvio di nuove rotte e più frequenze l’espansione del lungo raggio, dalla riconfigurazione degli aerei di medio raggio, la presentazione di aspetti del servizio.

Di Battista: “Qualcuno ci ha mangiato con la svendita di Alitalia e ora il governo non tutela i lavoratori

E se l’Amministratore Cassano, dimettendosi “per motivi personali”,  esce di scena con un bel compenso, non si può invece dire altrettanto per i lavoratori di Alitalia Maintenance Systems attualmente in regime di cassa integrazione a rotazione in scadenza tra pochi mesi.

Alessandro Di Battista ha partecipato a un’assemblea degli operai della partecipata della compagnia nazionale. Il Movimento 5 Stelle chiede che i motori dei velivoli civili e militari italiani continuino ad essere riparati e manutenuti in Italia, dall’Alitalia Maintenance Systems. Per questo ha sollecitato il governo a fare pressione su Alitalia-Etihad affinché il vettore di bandiera continui ad affidarsi agli oltre 200 lavoratori di Ams.

“Gli operai di Ams – ha affermato Di Battista – sono altamente qualificati, in grado di riparare i motori degli aerei e dargli il certificato di garanzia. Si tratta di un’eccellenza italiana che rischia di essere cancellata perché Etihad spinge affinché i motori Alitalia vengano riparati all’estero, dove hanno evidentemente accordi con altre aziende. Al di là del fatto che qualche anno fa il governo italiano ha svenduto Alitalia e chissà che qualcuno non c’abbia preso qualche stecca, purtroppo non ho le prove di questo, ma conosco il sistema… Alitalia è stata svenduta e il governo oggi non è in grado di salvaguardare la sovranità nazionale e il lavoro italiano. Il Movimento 5 stelle suggerisce di fare in modo che anche alcuni motori di elicotteri militari, che spesso vengono riparati all’estero, siano invece riparati da Ams a Fiumicino. Qui si tratta anche di sicurezza dei nostri passeggeri. Lo Stato non può calarsi totalmente le braghe rispetto alle aziende private. Lo Stato dovrebbe servire a questo, a tutelare soprattutto gli asset strategici… Altrimenti a cosa serve? Sarebbe interessante quanto ha preso come buonuscita dopo 6-7 mesi di lavoro l’amministratore delegato di Alitalia che si è dimesso. Qua ci sono sempre pochi che prendono una barca di quattrini e ci sono 250 famiglie che rischiano di finire in mezzo alla strada.

Sulla minoranza del PD. “All’assemblea dei lavoratori Ams non c’erano esponenti del Pd – ha detto Di Battista -. Loro litigano esclusivamente per le regole interne della politica, cioè per la possibilità di essere eletti o meno e in che modalità. Questa finta minoranza litiga solo sulle regole di elezione e non credo a questa spaccatura nel partito. Fanno la voce grossa in televisione e poi votano qualsiasi porcata che presenta Renzi”.

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