Inps, calano i dipendenti privati

ROMA – Nel 2014 i lavoratori dipendenti privati (esclusi i domestici e gli agricoli) sono risultati in media pari a 11.719.396, con una riduzione di 71.998 unità rispetto al 2013 (-0,6%). E’ quanto emerge dal ‘Bilancio sociale Inps 2014’ presentato oggi a Roma nella sede centrale dell’Istituto.

In particolare, gli operai rappresentano il 52,4% del totale dei dipendenti, gli impiegati il 39,0%, gli apprendisti il 3,6%, i quadri il 3,7% e i dirigenti l’1,0%. La situazione di difficoltà del mercato del lavoro, determinata dalla crisi economica ancora in atto nel 2014, è evidenziata dal calo, secondo l’Inps, rispetto al 2013 degli apprendisti (-3,9%) e degli operai (-0,7%). Risentono diversamente della crisi gli impiegati (-0,4%) e i dirigenti (-1,7%). Gli unici che rispetto al 2013 presentano un aumento sono i quadri (+2,8 %). Per quanto attiene all’analisi di genere, si rileva nel 2014, spiega l’Inps, lo stesso rapporto percentuale tra maschi e femmine già evidenziato nel 2013. Infatti, gli uomini rappresentano il 58,4% dei dipendenti, mentre le donne il restante 41,6%. L’analisi sulla ripartizione delle classi d’età dei lavoratori dipendenti privati evidenzia la maggiore concentrazione nelle tre fasce: 35/39, 40/44 e 45/49 anni. I lavoratori dipendenti sono concentrati nel Nord-Ovest per 33,5% del totale, nel Nord-Est per il 24,1%, al Centro per il 20,7%, al Sud per il 15,1% e nelle Isole per il 6,5%.

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