Alitalia. Un aeroplano umano contro il fallimento

ROMA – Un “aeroplano umano” ha spiegato le ali questa mattina a Roma, in piazza di Montecitorio: lo hanno disegnato con i loro corpi quegli stessi operai altamente specializzati che per anni hanno dato un determinante contributo ad una delle eccellenze della industria aeronautica italiana.

Così i dipendenti lavoratori di Alitalia Maintenance System insieme all’USB hanno inteso lanciare con determinazione il loro SOS affinché l’azienda, con tutto il suo carico di professionalità ed esperienze, con i 238 lavoratori e le loro famiglie, non venga lasciata precipitare. Dopo l’avvenuto fallimento, la preoccupazione per AMS cresce di giorno in giorno, aggravata dalle  ultime indiscrezioni secondo cui Alitalia sarebbe pronta a disdire il contratto con AMS qualora non ci fossero concrete proposte di rilevamento dell’azienda, come pure di presunte trattative che sarebbero in corso con Atitech.

Il sindacato USB Lavoro Privato, che ha chiesto più volte l’intervento delle istituzioni a salvaguardia di AMS, ribadisce che qualunque ipotesi debba essere basata sulla difesa occupazionale di tutti i lavoratore e su una prospettiva di rilancio all’interno di un settore strategico come il Trasporto Aereo.

Ma finora le istituzioni non solo tacciono, ma voltano lo sgurado altrove. Per non parlare delle migliaia di lavoratori e lavoratrice licenziati nel 2008 e nel 2014, i quali stanno ancora aspettando quelle promesse mai mantenute.

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