Ue, tassa di 5 euro per i turisti che arrivano in zona Schengen

ROMA – E’ arrivata la proposta ufficiale della Commissione europea per istituire un sistema di informazione e autorizzazione ai viaggi (Etias) per rafforzare le verifiche di sicurezza sui passeggeri esenti dall’obbligo del visto.

Tra le novita’ piu’ interessanti la possibilita’ di ottenere l’autorizzazione con una procedura semplice, economica e rapida, e nella maggior parte dei casi rilasciata in pochi minuti: valida per un periodo di cinque anni e per piu’ viaggi, sara’ tuttavia corredata da una tassa di cinque euro per i richiedenti di eta’ superiore a 18 anni. La proposta fa seguito a quanto dichiarato a settembre dal Presidente Juncker nel discorso sullo stato dell’Unione del 2016 ed e’ un primo risultato delle priorita’ definite nella tabella di marcia di Bratislava. L’Etias raccogliera’ informazioni su tutte le persone che si recano nell’Unione europea in esenzione dal visto, per consentire verifiche preventive in materia di migrazione irregolare e sicurezza. Permettera’ cosi’ di gestire in modo piu’ efficiente le frontiere esterne dell’Ue e di migliorare la sicurezza interna, agevolando al contempo gli spostamenti legali attraverso le frontiere Schengen

“Rendere sicure le frontiere e proteggere i cittadini e’ la nostra priorita’ – ha detto il primo Vicepresidente Frans Timmermans -. L’Etias colmera’ una carenza d’informazione, permettendo controlli incrociati delle informazioni sui richiedenti esenti dall’obbligo del visto in tutti gli altri sistemi di cui disponiamo. Allo stesso tempo, il futuro Etias sara’ semplice, rapido, economico ed efficace”. “L’Etias e’ la connessione mancante nella nostra gestione delle frontiere, che crea un collegamento con le nostre politiche di migrazione e sicurezza e rafforza gli ingressi a norma del codice frontiere Schengen per almeno il 95% dei viaggiatori esenti dall’obbligo del visto – ha detto il Commissario per la Migrazione e gli affari interni Dimitris Avramopoulos -. L’Europa dev’essere aperta, ma non a spese della sicurezza”. Stesso discorso per il Commissario per l’Unione della sicurezza Julian King: “Terroristi e criminali non si preoccupano molto delle frontiere nazionali. L’unico modo per sconfiggerli e’ collaborare in modo efficace. L’Etias ci aiutera’ a farlo: individuando persone che possono costituire una minaccia e impedendo loro l’ingresso, potremo rafforzare la sicurezza interna dell’Europa”. 

L’autorizzazione Etias non e’ un visto: e’ un regime piu’ leggero e semplice per i visitatori. I cittadini di paesi che hanno ottenuto la liberalizzazione dei visti saranno tuttora in grado di viaggiare senza visto, ma dovranno ottenere una semplice autorizzazione al viaggio prima di recarsi nello spazio Schengen. Cio’ aiutera’ a identificare persone che possono rappresentare un rischio sotto il profilo della migrazione irregolare o della sicurezza prima che arrivino alle frontiere, rafforzando notevolmente la sicurezza delle frontiere esterne. L’Etias colmera’ inoltre un’attuale lacuna nelle informazioni sui viaggiatori esenti dall’obbligo del visto, raccogliendo dati che potrebbero risultare vitali per le autorita’ degli Stati membri prima che tali viaggiatori arrivino alle frontiere dello spazio Schengen. L’Etias rappresenta quindi un passo importante verso la realizzazione di sistemi d’informazione piu’ solidi e intelligenti per le frontiere e la sicurezza. Inoltre, l’Etias facilitera’ l’attraversamento delle frontiere esterne da parte di cittadini di paesi terzi esenti dall’obbligo del visto. I viaggiatori disporranno in anticipo di un’indicazione affidabile riguardo all’ingresso nello spazio Schengen, il che ridurra’ nettamente il numero di respingimenti. Per decidere se accogliere o rifiutare una domanda di ingresso nell’Ue, un sistema automatizzato svolgera’ verifiche preliminari, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e della protezione dei dati personali. Anche se la decisione finale di autorizzare o rifiutare l’ingresso continuera’ a essere presa dalle guardie di frontiera nazionali addette ai controlli di frontiera a norma del codice frontiere Schengen, le verifiche preliminari di tutti i viaggiatori faciliteranno le verifiche di frontiera e permetteranno una valutazione coordinata e armonizzata dei cittadini di paesi terzi esenti dall’obbligo del visto.

L’Etias sara’ gestito dalla guardia di frontiera e costiera europea in stretta cooperazione con le autorita’ competenti degli Stati membri ed Europol. L’agenzia eu-Lisa sviluppera’ e attuera’ la gestione tecnica di questo sistema informatico. L’Etias avra’ le seguenti funzioni principali: verificare le informazioni fornite dai cittadini di paesi terzi esenti dall’obbligo del visto (relative all’identita’, al documento di viaggio, alla residenza, al recapito ecc.) tramite un’applicazione online, prima che si presentino alle frontiere esterne dell’UE, per valutare se le persone in questione siano potenzialmente pericolose dal punto di vista della migrazione irregolare, della sicurezza o della salute pubblica; trattare automaticamente ogni domanda presentata tramite un sito web o un’applicazione mobile, confrontandola con altri sistemi d’informazione dell’UE (quali il SIS, il VIS, la banca dati di Europol, quella di Interpol, il sistema di ingressi/uscite, l’Eurodac e l’ECRIS) e con un apposito elenco di controllo Etias (creato da Europol), e secondo criteri di esame mirati, proporzionati e chiaramente definiti per stabilire se esistano indicazioni fattuali o motivi fondati per rilasciare o rifiutare un’autorizzazione di viaggio; rilasciare autorizzazioni di viaggio: qualora non emergano segnalazioni o elementi che richiedono un’ulteriore analisi, l’autorizzazione di viaggio e’ rilasciata automaticamente entro pochi minuti dalla presentazione della domanda. 

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