Leonardo: “La semplicita’ per il dominio della complessita’”

“La semplicita’ per il dominio della complessita’”. E’ l’iniziativa della Leonardo nell’ambito del Wired Next Fest, che si apre questa sera a Firenze. Domenica, l’Azienda offrira’ un approfondimento sulle tecnologie piu’ avanzate sviluppate nel proprio business di riferimento – tra cui le infrastrutture ‘critiche’, i Big Data, i sistemi per la gestione delle emergenze – allo scopo di fornire spunti di grande attualita’ al dibattito al centro della manifestazione.

Per Leonardo la ricerca scientifica e l’innovazione sono elementi centrali di crescita: l’Azienda ha investito, nel 2017, circa 1,5 miliardi di euro in ricerca e sviluppo, pari a oltre il 13% dei ricavi, destinando a questa attivita’ circa 9.000 risorse altamente specializzate: il 71% dei dipendenti di Leonardo – 45.000 in totale a livello internazionale – possiede un titolo di studi in materie scientifiche. 

L’Azienda ha sviluppato inoltre un solido network con enti di ricerca, universita’, Pmi, in una strategia di Open Innovation, attivando collaborazioni con il 40% delle universita’ italiane. Fulcro dell’intervento di Leonardo al Wired Next Fest – si legge in una nota – e’ l’analisi del processo evolutivo della scienza e della tecnologia, caratterizzato da una ciclicita’ nella quale, a situazioni di complessita’, seguono percorsi di semplificazione che convergono su modelli o strumenti di gestione che aprono, a loro volta, a evoluzioni destinate nuovamente ad alimentare la complessita’. Leonardo, che opera in scenari di business estremamente complessi, e’ quindi chiamata a sviluppare soluzioni orientate ad una semplicita’ di gestione che consenta all’operatore e all’utilizzatore finale il dominio della complessita’ e di conseguenza il raggiungimento di prestazioni ottimali. Si tratta di sistemi, come ad esempio quelli per il monitoraggio del territorio e delle infrastrutture critiche, in cui e’ necessario elaborare un’enorme mole di dati provenienti da molte sorgenti eterogenee (i cosiddetti Big Data), eseguendo analisi predittive che permettano all’utente il monitoraggio continuo e interventi di manutenzione preventiva adeguate. Ma e’ anche il caso delle piattaforme complesse, ossia i moderni velivoli ad ala fissa o ad ala rotante, in cui l’elaborazione in tempo reale dei dati prodotti dai sensori e dagli apparati di bordo consente di supportare efficacemente il pilota nei momenti decisivi della missione. 

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