L’altra faccia dello spread. Ora il differenziale si riduce perché i titoli tedeschi salgono

ROMA – Da alcuni giorni si assiste ad una decisa riduzione dello spread tra i titoli decennali italiani ed i titoli di pari scadenza emessi dalla Germania. Questo movimento ha portato lo spread a scendere in giornata sotto quota 280 punti base, un livello che non si vedeva dalla prima metà dello scorso mese di agosto.

A colpire molti commentatori è però che il calo dello spread non è da attribuire ad una corsa ad acquistare Btp decennali, cosa che ne avrebbe fatto calare il rendimento ed avrebbe portato, medio tempore, qualche risparmio alle casse del nostro paese, il rendimento infatti continua ad oscillare intorno al 4,80 per cento. Si e’ invece registrato un calo di appetibilità del titolo tedesco, che potrebbe anche leggersi come un primo ripensamento di quella fuga verso la sicurezza che aveva fortemente compresso i rendimenti tedeschi, le vendite sul Bund decennale tedesco hanno infatti fatto levitare il rendimento che e’ salito in meno di una settimana fino a quasi il 2 per cento, contribuendo per oltre 20 punti base alla chiusura della forchetta tra i rendimenti di Bund e Btp.
In buona sostanza la recuperata credibilità di alcuni grandi emettitori di debito hanno reso meno appetibile le emissioni tedesche a rendimento prossimo allo zero ma con grandissimo livello di garanzia, un effetto probabilmente insufficiente a creare un vero e proprio conflitto d’interessi in capo al governo tedesco.

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