INPDAP. Da ieri uccupata la Direzione Generale. Con soppressione Ente licenziati 700 lavoratori

ROMA –   prosegue l’occupazione alla  Presidenza della Direzione Generale INPDAP, avvenuta ieri mattina dai lavoratori dell’Ente organizzati con l’Unione Sindacale di Base, per protestare contro la gravissima situazione determinatasi con la soppressione dell’Istituto Previdenziale dei Dipendenti Pubblici, disposta dal Governo Monti con il cosiddetto il decreto “salva Italia”.

Fra le conseguenze del decreto, la messa in mobilità di oltre 700 dipendenti INPDAP, con il rischio di due anni di cassa integrazione all’80% della retribuzione base ed il successivo licenziamento, insieme al blocco  dell’erogazione dei mutui a tutti i dipendenti pubblici, che sta creando serissimi problemi a tanti lavoratori pronti alla stipula dei rogiti.
I lavoratori hanno pernottato al settimo piano di via Ballarin 42 ed intendono continuare la protesta fino a quando non saranno ricevuti dal Ministro del Lavoro Fornero, a cui è stato richiesto un incontro.
Intanto la protesta si sta estendendo a numerose sedi INPDAP, dove si verifica il blocco delle attività, come ieri alla sede di Roma 4,  ed i lavoratori danno vita ad assemblee che coinvolgono anche gli utenti.
USB chiede la modifica del decreto, in modo da garantire tutto il personale attualmente presente negli Enti soppressi, comprese le posizioni soprannumerarie, e l’introduzione di una norma che eviti il taglio del 10% dell’organico dell’INPS previsto dal precedente Governo.

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