Fiom. Sciopero dei metalmeccanici. Prevista un’imponente manifestazione

ROMA – Domani, venerdì 9 marzo, a Roma scendono in piazza i lavoratori e i cittadini che più di tutti hanno pagato e continuano a pagare la crisi provocata dalla speculazione finanziaria, dalle banche e da una classe politica e manageriale inetta e concentrata solo sui propri interessi di casta.

La Fiom con lo slogan “Democrazia al lavoro” da piazza Esedra sfilerà attraverso le vie della capitale per lo sciopero generale di otto ore dei metalmeccanici con una manifestazione nazionale che vedrà il suo culmine a piazza San Giovanni, dove ci sarà il comizio del segretario generale Maurizio Landini che interverrà in difesa dei diritti al lavoro e alla dignità umana, dell’articolo 18 e contro una visione del mondo tutta proiettata verso il profitto, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Contro il Governo Monti e i diktat della Germania, vero motore dell’Europa, e della Banca Centrale Europea, contro l’assurdo modello “Fiat”, contro le liberalizzazioni e le privatizzazioni selvagge che porteranno alla distruzione dello Stato Sociale, operai, studenti, esponenti dell’associazionismo in difesa dell’acqua e di altri beni comuni, uomini e donne liberi grideranno tutto il loro sdegno e il loro  sogno di un’altra società possibile, dove venga posto al centro non il prodotto interno lordo (strumento anacronistico per analizzare la salute di un paese), la quadratura ottusa di bilancio, le folli e inutili ricette salva-stato del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale (che hanno mandato in rovina in passato intere nazioni del continente africano e dell’america latina), ma i bisogni reali e concreti di un popolo stanco di essere sfruttato. Sono attesi a Roma  più di seicento pullman da tutta Italia e due treni da Reggio Emilia.

Quanto alle adesioni la Fiom, unico sindacato assieme a USB, ad opporsi ai piani scellerati di questo governo (al contrario dei sindacati concertativi CGIL-CISL e UIL), ha ricevuto già quelle di Anpi, Arci, Emergency, Libera, Sel, Italia dei Valori e poi di numerosi personaggi pubblici come Dario Fo’, Franca Rame, Margherita Hack, Andrea Camilleri. Sul palco sono previsti gli interventi dei lavoratori metalmeccanici di Fiat, Finmeccanica, Fincantieri, Wagon lits, che porteranno le loro testimonianze. E oltre al presidente della Comunita’ Montana della Val di Susa prenderà la parola anche un esponente del Movimento per l’acqua pubblica. Parteciperanno anche gli studenti e il loro corteo dovrebbe partire dall’Universita’ La Sapienza.  Il Pd, purtroppo, continua a non smentirsi e a dimostrarsi un partito di centro-destra se non proprio di destra. Non  parteciperà infatti  al corteo, in quanto l’intervento del presidente delle comunità montane della Val di Susa dal palco finale di San Giovanni fa assumere alla manifestazione – secondo il responsabile economia del Pd Stefano Fassina – “un significato diverso dalla iniziale piattaforma, tutta centrata sul lavoro”.

Una spiegazione assolutamente incomprensibile, assurda, che la dice lunga su quanto siano distanti i vertici del Pd dalla realtà e fa comprendere come mai continuano a perdere voti e consensi. I militanti del Pd dovrebbero riflettere bene se non sia il caso di rifondare completamente il loro partito rendendosi conto che i vari Veltroni, D’Alema, Renzi, Fassino li porteranno ad una sicura disfatta. Il loro modo di concepire la politica è vecchia, superata ed è ormai concentrata solo a difesa di interessi corporativi. Inutile sperare in un vero rinnovamento da quelle parti. Occorre gente nuova, forze fresche e non colluse con interessi di parte che sappiano dare risposte concrete e reali alle legittime richieste della popolazione. Alla manifestazione parteciperanno anche i movimenti per il diritto alla casa, tra cui ACTION DIRITTI che da anni si batte per la difesa del diritto all’abitazione, per la tutela e il riuso dei beni pubblici a vantaggio della comunità togliendoli dalle mani dei privati e dalle lobby speculative. Una battaglia che gli attivisti di ACTION conducono e vivono quotidianamente sulla loro pelle a favore dei più deboli, degli emarginati, subendo ingiuste denunce, repressioni e violenze da parte delle forze dell’ordine. Una manifestazione importante, imponente che intende lanciare un messaggio forte e inequivocabile alla nostra classe dirigente: i diritti dei lavoratori, il diritto ad una casa, all’istruzione, alla salute, alla cultura non si toccano.

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