Europa contrastata e spread in rialzo in attesa delle risoluzioni della BCE

TRIESTE – Inizio di ottava che coincide con la chiusura dei principali mercati asiatici: Tokio festeggia la fondazione della nazione, mentre in Cina le celebrazioni del Capodanno lunare manterranno chiusa la Borsa per un’intera settimana di festeggiamenti.

Complice la differenza di fuso orario con gli Usa, a tenere banco sono dunque le questioni che affliggono il Vecchio Continente, prime fra tutte le incertezze legate alle elezioni politiche in Italia e le accuse di corruzione ai danni del Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy che, secondo taluni, avrebbero risvegliato le tensioni mai sopite relative alla crisi dei debiti sovrani: il rischio che a fine mese le urne elettorali italiane non consegnino al Paese una maggioranza stabile e lo scandalo delle presunte mazzette ad altissimi livelli in Spagna sono elementi di criticità che interesseranno probabilmente anche la riunione dei ministri delle Finanze di oggi pomeriggio a Bruxelles, propedeutica all’appuntamento di Mosca del 15 e 16 febbraio prossimi.
Un test impegnativo per Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo fresco di nomina, che dovrà affrontare anche il nodo degli aiuti a Cipro, per i quali il membro tedesco del direttivo della BCE (Banca Centrale Europea) ha detto di aspettarsi che il «programma sia pronto entro fine marzo. Non c’è alcun dubbio – ha aggiunto – che se Cipro non otterrà aiuto dall’esterno scivolerà verso l’insolvibilità».
Di cruciale importanza pure la discussione attorno a quella che si potrebbe ben definire la “guerra delle valute”, una serie di possibili interventi in campo di politica monetaria per impedire all’euro di ritornare ad apprezzarsi minando così le già deboli possibilità di ripresa, monito peraltro precedentemente sollevato da Mario Draghi a margine della riunione della BCE di giovedì scorso. 

Partenza e mattinata contrastata per i listini delle principali Borse europee, con Milano e Madrid fanalini di coda a seguito delle criticità di cui abbiamo precedentemente accennato; così, mentre in Francia la produzione industriale arretra leggermente meno delle aspettative ed in Germania si certifica invece nel 2012 una crescita dello 0,3% del PIL (prodotto Interno Lordo) rispetto all’anno precedente, a Piazza Affari l’incertezza spinge gli indici in territorio negativo (FTSE Mib -0,56, FTSE Italia All-Share -0,53%) dopo che l’agenzia di rating Fitch ha confermato a “BBB” il suo giudizio sul merito di credito di Telecom Italia, con un outlook che rimane “negativo” a seguito del taglio del dividendo e della presentazione del piano 2015 annunciati venerdì scorso; nel resto d’Europa Londra tratta poco al di sotto della parità (-0,02%) mentre Francoforte (-0,56%) e Parigi (-0,33%) chiudono in frazionale ribasso.
Le incognite politiche dell’Eurozona hanno fatto risalire il termometro della crisi del debito sovrano facendo registrare un nuovo rialzo dello spread, il differenziale offerto dai titoli

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