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Cannes 75. “Nostalgia”, con Martone e Favino l’Italia in corsa per la Palma d’oro
CANNES (nostro inviato) – In “Nostalgia” di Mario Martone, unico film realmente italiano in concorso a Cannes, perché sia “Le otto montagne” che “Les Amandies” non lo sono del tutto, il bravo Pierfrancesco Favino interpreta il protagonista: Felice Lasco tornato a Napoli dopo aver passato quarant’anni all’estero, in particolare in Egitto dove è riuscito a mettere su un’impresa di costruzioni.
Cannes 75. “Tchaikovsky’s wife” di Kiril Serebrennikov, regista antiputin in esilio
CANNES (nostro inviato) Kiril Serebrennikov, regista antiputin condannato nel suo paese e costretto all’esilio, è in concorso per la Palma d’oro con Tchaikovsky’s wife, Un film che del famoso compositore volutamente non ripropone alcuna musica, si sofferma sulla dipendenza estrema di Antonina Millukova, la donna che lo sposò benché avvertita che sarebbe stata amata solo come da “un fratello”.
Cannes 75. Classici: “Viva la muerte!”(1971) di Fernando Arrabal
E’ la storia di un ragazzo spagnolo di dodici anni che sul finire della guerra civile, siamo nel 1939, pur vivendo in un suo mondo irreale fatto di sogni e di fantasia, sente la mancanza del padre anarchico che è stato arrestato dai franchisti su denuncia proprio della madre.
Cannes 75. “Burning days”, film turco molto bello nel concorso “Un certain regard”
CANNES (nostro inviato) “Burning days” del turco Emin Alper è a Cannes nel concorso “Un certain regard”, dedicato ai registi giovani o non ancora del tutto affermati, ed è opinione generale che sia uno dei più bei film di questa edizione, nella quale la selezione ufficiale non è delle migliori.
Cannes 75. L’ultimo valzer (1978) di Martin Scorsese
Dopo sedici anni di attività, nel “giorno del ringraziamento” del 1976, The Band, storico gruppo rock canadese-americano, si sciolse una prima volta (sarebbero poi tornati insieme qualche anno dopo, ma non fu la stessa cosa).
Cannes 75. “Triangle of sadness”, paradossale e senza appello sui nostri vizi sociali
CANNES (nostro inviato)“Triangle of sadness” di Ruben Östlund è uno dei film ai quali, qui a Cannes, sono state battute le mani più a lungo.
Cannes 75. I classici: Pel di carota (1932) di Julien Duvivier
Sono trascorsi esattamente novant’anni dal giorno in cui questo film di Julien Duvivier, una fra le prime opere del prolifico maestro del cinema francese, è apparso nelle rare sale cinematografiche dei primi anni Trenta.
Cannes 75. “For the sake of peace”, Forest Whitaker produttore di pace
CANNES (nostro inviato) Forest Whitaker, oltre che come attore è noto per il suo impegno umanitario. Nel 2012 ha fondato la Whitaker peace & development initiative (Wpdi), una ong che lavora per la pace e lo sviluppo economico nei territori dilaniati da conflitti armati, in particolare è attiva in Uganda, Sud Sudan, Messico, Sud Africa, Camerun, Ciad, Gabon e ha sede anche a Los Angeles.
Cannes 75. Kaput la biglietteria web, ovazione per Zelensky, divertente il film d’apertura.
CANNES (nostro inviato) Partenza a fatica per Cannes, più affollata che mai di giornalisti e professionali.