Eurobonds: difesa e sviluppo dell’Europa
Scritto da Mario Lettieri e Paolo RaimondiROMA - Secondo alcuni recenti studi, suffragati anche dai dati della Banca per i Regolamenti Internazionali (Bri), nel 2009 il mercato obbligazionario mondiale ha raggiunto i 91 trilioni di dollari.
Speculazione, derivati e rivolte del pane
Scritto da Mario Lettieri e Paolo RaimondiROMA - Le drammatiche rivolte del pane nei paesi del Nord Africa e altrove ci catapultano nuovamente nell’emergenza economica e sociale globale. Ci ricordano con violenza che il “business as usual” ritornato imperante nei centri della finanza e della geopolitica è una pericolosa illusione con riverberi devastanti negli assetti interni agli stati e tra gli stati.
Anche l’Intelligence in campo contro i derivati dei Comuni
Scritto da Mario Lettieri e Paolo RaimondiROMA - La capillarità geografica della diffusione della finanza derivata nei bilanci degli Enti locali rappresenta un aspetto sconosciuto della crisi finanziaria.
Le banche dei derivati vogliono più potere
Scritto da Mario Lettieri e Paolo RaimondiROMA - Quando inizia un nuovo anno gli auspici di ottimismo sono d’obbligo. Ma a volte si sprecano.
Il successo della Germania Est. E il nostro Mezzogiorno?
Scritto da Mario Lettieri e Paolo RaimondiROMA - Dopo la caduta del muro di Berlino e l’unificazione della Germania le regioni tedesche dell’Est potevano finire nell’abbandono e nell’arretratezza economica come il nostro Mezzogiorno.
Sviluppo economico cieco … che fare? La rivoluzione “antropologica” (4° parte)
Scritto da Gian Carlo ZanonROMA - Arrivati alla fine della ripida salita sulle rocce acuminate della società capitalistica, e dopo aver chiarito che i suoi paradigmi dogmatici portano alla desolazione dell’umano e alla distruzione del pianeta Terra, una domanda è obbligatoria: che fare?
Sviluppo economico cieco … che fare? La mistificazione italiana del “post-industriale”
Scritto da Gian Carlo ZanonROMA - Per cercare di capire il significato di “post-industriale” si deve necessariamente conoscere il farsi dell’industrializzazione, e magari anche la storia del passaggio dall’artigianato, di qualità, all’industria della quantità, anche se qui non si devono mai tracciare confini troppo netti perché l’artigianato non ha mai finito di esistere e molto spesso è sfumato in quella che chiamiamo ‘piccola industria’; proviamo quindi a descrivere, velocemente, la storia dell’industria per poi passare a cercare cosa sia questa “cosa” che viene chiamata “post-industriale”.
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Sviluppo economico cieco … che fare? “Effetti collaterali” (2° parte)
Scritto da Gian Carlo ZanonROMA - “Una quantità sempre crescente di essere umani non è già più necessaria al piccolo numero che, plasmando l’economia, detiene il potere. Una folla di esseri umani si ritrova così, secondo la logica imperante, senza una ragionevole ragione di vita in questo mondo dove sono comunque nati.
Sviluppo economico cieco … che fare? Crisi, opportunità, pericolo (1ª Parte)
Scritto da Gian Carlo ZanonL’intervista di Nadia Angelucci a Vandana Shiva, apparsa su Dazebao News il 15 novembre merita di essere studiata approfonditamente, magari legandola alla crisi del mondo occidentale per poter osservare il fenomeno “crisi” in modo olistico.
ROMA - Il G20 di Seul si è concluso con un colossale nulla di fatto. Anzi possiamo dire che rappresenta un passo indietro rispetto agli impegni presi nei passati summit.