BUENOS AIRES – «Telecom Italia non ha mai rinunciato all’Argentina e al Brasile, proprio i due paesi da dove ricomincia una fase di rilancio del gruppo»: lo ha ricordato il presidente Franco Bernabè, incontrando la stampa a Buenos Aires. «L’America Latina gode oggi, e sarà così in futuro, di un contesto economico favorevole», ha rilevato Bernabè, ricordando che la regione rappresenta «una straordinaria opportunità», anche sulla base della ricchezza delle materie prime dei paesi dell’area.
Ricordando in particolare l’Argentina, Bernabè ha sottolineato che il gruppo «è presente nel paese da tanti anni, fin dal 1990, e ci è rimasto nei momenti buoni e in quelli meno buoni», oltre a sottolineare «l’accordo raggiunto ad ottobre con i nostri partner, i Wertheim, che ci hanno portato al controllo di Telecom Argentina». Gli obiettivi per il futuro in Argentina, «uno dei mercati più sviluppati nelle telecomunicazioni nell’America Latina, sono quelli della crescita innovativa e del trasferimento delle competenze non solo dall’Italia all’Argentina, ma viceversa», ha sottolineato Bernabè, ricordando tra l’altro che «per le nostre campagne pubblicitarie abbiamo di recente preso dei creativi argentini: c’è in altre parole – ha concluso Bernabè – una grande sinergia e reciprocità».
«Brasile e Argentina sono mercati molto grandi che richiedono una forte concentrazione e rilevanti investimenti infrastrutturali», ha proseguito Bernabè, che si è poi soffermato sulle vicende giudiziarie del passato del gruppo, e cioè sulla lunga battaglia davanti ai tribunali di Buenos Aires con i soci Wertheim. «Abbiamo visto che in Argentina esiste una magistratura indipendente e la tutela del diritto degli investimenti esteri da parte dell’autorità giudiziaria», ha sottolineato Bernabè, rilevando che la vicenda dei mesi scorsi, conclusa a ottobre, «ha avuto un grande impatto mediatico ed è stata ad ogni modo combattuta con lealmente, dove ognuno ha fatto il suo mestiere: il governo ha tutelato la difesa della concorrenza, le autorità amministrative hanno svolto il loro ruolo, e l’autorità giudiziario ha garantito il rispetto del diritto». «Tutto ciò ci dà fiducia sul futuro dell’Argentina», ha concluso il presidente di Telecom Italia, che si è inoltre soffermato sull’inflazione, principale problema economico del paese sudamericano. «Da quello che vedo l’inflazione – ha precisato – non è in accelerazione. Nel nostro caso abbiamo fatto una valutazione attenta, e vediamo che in effetti rappresenta un fenomeno al quale dedicare massima attenzione ma non è un fenomeno che metta a rischio le prospettive di Telecom Italia».