Visualizza articoli per tag: teatro
Teatro Vittoria. “A cuore aperto” con Massimo Wertmüller 2 – 7 novembre
ROMA - Carl Gustav Jung diceva: “I drammi più commoventi e più strani non si svolgono nei teatri, ma nel cuore degli uomini”.
Teatro Vittoria. “A cuore aperto” con Massimo Wertmüller 2 – 7 novembre
ROMA - Carl Gustav Jung diceva: “I drammi più commoventi e più strani non si svolgono nei teatri, ma nel cuore degli uomini”.
Teatro Vittoria. Ariele Vincenti in “La tovaglia di Trilussa” 12- 24 ottobre
Redazione
ROMA - La Tovaglia di Trilussa è uno spettacolo teatrale interpretato da Ariele Vincenti che racconta di come suo nonno Remo, custode dello Zoo di Roma, sia diventato amico del poeta durante le lunghe passeggiate tra le gabbie degli animali. Una sera Trilussa, ormai settantenne, lo invita per la prima volta a cena in osteria. Tra quintini di vino e sfilatini burro e alici, si entra nella Roma “di una volta” in cui la comicità spontanea, i sani valori popolari e la schiettezza nei rapporti erano il fondamento della vita quotidiana. La cena segue un percorso di narrazione a doppio binario in cui la poetica pungente ed emozionante di Trilussa, viaggia di pari passo con la sua vita avventurosa: dagli inizi nei caffè concerto, alle lunghe tournée in giro per l’Italia, in Europa e in Sud America.
La sua disincantata ironia, gli amori incostanti, il vino come suo migliore amico, lo sperpero del denaro oltre ad un innato senso di libertà che segnerà il suo rapporto col potere, fanno di Trilussa un poeta con un vissuto unico. Nonostante scriva in dialetto, il riconoscimento e la stima di tanti intellettuali dell’epoca come Pirandello e De Filippo testimoniano quanto l’arte trilussiana sia entrata di diritto nella storia della letteratura. Le sue poesie più famose, le macchiette, i sonetti, le favole malinconiche sono parte fondante di questo racconto teatrale che vuole restituire a noi, e a Trilussa, il giusto ricordo umano, il doveroso onore artistico, la giocosa e scanzonata maschera del poeta che è stato.
“E’ uno spettacolo popolare, emozionante e divertente in cui - spiega Vincenti - attraverso le parole e aneddoti pubblici e privati del “Poeta di Roma”, racconto una romanità in via d’estinzione. All’apice del suo successo, tutte le donne di Roma lo corteggiavano e file di curiosi gravitavano giorno e notte sotto la sua casa. In vecchiaia purtroppo ebbe problemi economici, ma non rinunciò alle amate cene in osteria. La cosa che mi ha colpito è che quando arrivava il conto, Trilussa scriveva due versi sulla tovaglia di carta mezza unta, la strappava, la dava all’oste e la cena era pagata.
Durante le ricerche mi sono reso conto della grande attualità dei suoi scritti che toccano, con metafore sarcastiche, quegli aspetti sociali della politica e del potere che nella Storia sempre si ripetono uguali a sé stessi.”
Il progetto è sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo
Dal 12 al 24 ottobre 2021
LA TOVAGLIA DI TRILUSSA
di
Ariele Vincenti e Manfredi Rutelli
con
Ariele Vincenti
musiche dal vivo M° Pino Cangialosi
supervisione artistica Nicola Pistoia
Produzione La Bilancia
dal 12 al 24 ottobre 2021 (h 21.00, mercoledì 13 e 20 h 17.00, domenica 17 e 24 h 17.30)
TEATRO VITTORIA - ATTORI & TECNICI _ Piazza S. Maria Liberatrice 10, Roma (Testaccio) Botteghino: 06 5740170 – 06 5740598
Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it
Come arrivare: Metro: Piramide; Bus: 170, 781, 83, 3
Comunicazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Responsabile Ufficio Stampa: Teresa Bartoli 348.7932811 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Biglietti (prevendita inclusa):
- intero: platea € 30, galleria € 24
- ridotto (under 35/over 65): platea € 21, galleria € 16
- ridotto under 18: platea € 15, galleria € 13
Teatro Vittoria. “La foto del carabiniere” dal 5 al 10 ottobre
ROMA - Nell’estate del 1960 Claudio Boccaccini, all’epoca bambino, scopre che il papà Tarquinio conservava gelosamente, e ai suoi occhi misteriosamente, la foto di un giovane in uniforme nella sua patente di guida.
Teatro Vittoria. “La luna di Patmos”: per ricordare Piazza Fontana e gli anni delle stragi
ROMA - “Sono sotto choc/è giunto fino a Patmos sentore/di ciò che annusano i cappellani/i morti erano tutti dai cinquanta ai settanta/ la mia età fra pochi anni …” : è l’incipit della poesia di Pierpaolo Pasolini, che il poeta scrisse a Patmos, un’isoletta dell’Egeo, dove si trovava nei giorni della strage di Piazza Fontana, il 12 dicembre 1969.
Teatro vittoria. “La Luna di Patmos” dal 28 settembre al 3 ottobre
ROMA - Lo spettacolo, in scena dal 28 settembre al 3 ottobre, ripercorre la vicenda della strage di Piazza Fontana.
Teatro Vittoria”. “Non ti scordar di me”, esilarante commedia degli equivoci
ROMA – Un uomo si sveglia su un lettino in confusione e non ricorda più chi sia, poco a poco, con l’aiuto di personaggi che di volta in volta entrano in scena, scoprirà di essere Ettore, uno psichiatra.
Teatro Vittoria.“Non ti scordar di me” di Chiara Bonome. 16 – 26 settembre
ROMA - Cosa succederebbe se una mattina ci svegliassimo senza ricordare più nulla? È questo il divertente dramma di Ettore, psichiatra che si ritrova nel suo studio improvvisamente privo di ricordi, con il solo aiuto dei suoi pazienti Adriano, affetto da disturbo dell’identità, Orlando, che ha paura dello sporco, e Vittorio, vittima di stress emotivo.
Teatro Vittoria. 35 anni senza andare fuori scena! Lettera aperta della direttrice
ROMA - Il Teatro Vittoria festeggia il 35° anno di attività con un cartellone, per la stagione 2021/22, che promette emozioni, momenti di svago e riflessione.
Globe Theatre: i giovani dell'accademia Silvio d'Amico rendono “Misura per Misura” un capolavoro
“Misura per misura” di William Shakespeare in scena sino al 29 giugno, al “Gigi Proietti” Globe Theatre di Roma, ha allietato il pubblico, catturandone l'attenzione e il favore. La regia del 35enne Giacomo Bisordi - un esordiente già noto al pubblico per le sue collaborazioni col teatro di Roma con Peter Stein e altri registi internazionali – sceglie di aderire al testo magistralmente ma con una messa in scena originale, ironica e ricca in colore, che alleggerisce i toni e convince.