Un presidio permanente contro il razzismo

MILANO –  In questi giorni si susseguono, su e giù per l’Italia, manifestazioni e meeting di protesta contro l’intolleranza nel nostro paese e per ricordare le vittime senegalesi di piazza Dalmazia, a Firenze, o l’attacco incendiario contro l’insediamento Rom di Cascina Continassa, a Torino.

E’ molto importante partecipare ai presidi e alle manifestazioni di piazza, perché certe tragedie provocate dal razzismo non cadano nell’oblio. Tuttavia, è ancora più importante non lasciare sole le famiglie Rom o i migranti in difficoltà, quando sarà passata l’eco mediatica relativa a questi eventi. Ci sono troppi Rom e migranti in emergenza umanitaria (che vivono sotto i ponti, in case abbandonate e in insediamenti di fortuna) di cui nessuno conosce o considera l’esistenza. E’ importante che gli attivisti mantengano i contatti con loro, anche fornendo il proprio numero di telefono, sia per intervenire in caso di necessità, sia per mediare con le autorità in caso di ispezioni, fermi, controlli e sgomberi. Ovviamente è impegnativo e a volte rischioso (le autorità non usano sempre modi gentili, neanche con gli attivisti) occuparsi di individui e famiglie che non hanno niente, ma è la sola via per passare dalle parole a una vera difesa dei diritti umani.

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