CANNES – In L’Été dernier la regista francese Catherine Breillat, oggi settantaquattrenne, corre a Cannes per la Palma d’oro con un’opera intensa, remake di “Regina di cuori” diretto da May el-Toukhy nel 2019.
Un film che potrebbe disturbare più di qualcuno per il tema scabroso che mette a nudo personalità insaziabili, che esistono tuttavia.
L’Été dernier, in italiano L’ultima estate, esplora le tensioni e le passioni di una famiglia allargata. Anne, interpretata da Léa Drucker, è un avvocato specializzato nella difesa dei minori abusati e degli adolescenti problematici. Vive insieme a un uomo (interpretato da Olivier Rabourdin) che la ama e che ha un figlio adolescente. Con il partner Anne ha adottato due bellissime bambine, dal momento che non può avere figli.
La loro vita scorre tranquilla ma Anne è una donna che ha bisogno di forti emozioni e la sua esistenza viene sconvolta quando inizia una relazione con Theo, interpretato da Samuel Kircher, figlio adolescente del compagno. La relazione proibita arriva a mettere a rischio la sua famiglia e la sua carriera …
Se la regista non fosse stata una donna, questo film sarebbe stato accusato di misoginia perché il personaggio di Anne è subdolo e urticante. Tuttavia la storia è costruita con professionalità, gli attori sono bravi, tra questi ha una parte non secondaria di amica di Anne, Clotilde Courau moglie di Emanuele di Savoia. E se questa è una vicenda sicuramente al limite, il limite fa parte della nostra realtà sommersa.
Data di uscita:N.D.
Genere:Drammatico, Thriller
Anno:2023
Regia:Catherine Breillat
Attori:Léa Drucker, Olivier Rabourdin, Clotilde Courau, Samuel Kircher, Serena Hu, Angela Chen
Paese:Francia
Sceneggiatura:Catherine Breillat
Montaggio:François Quiqueré
Produzione:Globalgate Entertainment, Nordisk Film Production AS, SBS Productions