Cannes 76. “L’Été dernier”, la Francia corre con una vicenda limite

CANNES – In L’Été dernier la regista francese Catherine Breillat, oggi settantaquattrenne,  corre a Cannes per la Palma d’oro con un’opera intensa, remake di “Regina di cuori” diretto da May el-Toukhy nel 2019.

Un film che potrebbe disturbare più di qualcuno per il tema scabroso che mette a nudo personalità insaziabili, che esistono tuttavia.

L’Été dernier, in italiano L’ultima estate,  esplora le tensioni e le passioni di una famiglia allargata. Anne,  interpretata da Léa Drucker, è un avvocato specializzato nella difesa dei minori abusati e degli adolescenti problematici. Vive insieme a un uomo (interpretato da Olivier Rabourdin) che la ama e che ha un figlio adolescente.  Con il partner Anne ha adottato due bellissime bambine, dal momento che non può avere figli. 

La loro vita scorre tranquilla ma Anne è una donna che ha bisogno di forti emozioni e la sua esistenza viene sconvolta quando inizia una relazione con  Theo, interpretato da Samuel Kircher, figlio adolescente del compagno. La relazione proibita arriva a mettere  a rischio la sua famiglia e la sua carriera …

Se la regista non fosse stata una donna, questo film sarebbe stato accusato di misoginia perché il personaggio di Anne è subdolo e urticante. Tuttavia la storia è costruita con professionalità, gli attori sono bravi, tra questi ha una parte non secondaria di amica di Anne, Clotilde Courau moglie di Emanuele di Savoia. E se questa è una vicenda sicuramente al limite, il limite fa parte della nostra realtà sommersa.

Data di uscita:N.D.

Genere:Drammatico, Thriller

Anno:2023

Regia:Catherine Breillat

Attori:Léa Drucker, Olivier Rabourdin, Clotilde Courau, Samuel Kircher, Serena Hu, Angela Chen

Paese:Francia

Sceneggiatura:Catherine Breillat

Montaggio:François Quiqueré

Produzione:Globalgate Entertainment, Nordisk Film Production AS, SBS Productions

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