Gemelline scomparse. Lettera del padre: “Le bimbe riposano in pace”

FOGGIA – ‘Le bambine riposano in pace, non hanno sofferto’. Sarebbe questo, – secondo quanto si apprende dalle fonti giudiziarie – , uno dei passaggi piu’ inquietanti di una delle due lettere che Matthias Schepp, il padre delle gemelline Alessia e Livia, ha scritto e inviato alla moglie Irina prima di suicidarsi.

Un testo che non lascerebbe  molte speranze sulla sorte delle due bimbe, anche se gli investigatori proseguono le loro indagini. 

Un ulteriore aspetto rilevante per le indagini era emerso dall’analisi del computer di proprietà di Matthias Schepps. L’uomo avrebbe, infatti, visitato alcuni siti dove si trovano consigli e materiali per l’avvelenamento.
Tra le ipotesi avanzate dal Parquet di Marsiglia, oltre ad una morte per annegamento, il padre potrebbe aver gettato le due bambine dal traghetto Scandola in navigazione notturna verso Propriano dopo averle avvelenate, e chiuso i cadaveri nel bagagliaio della macchina sbarcata poi in Corsica. Motivo per cui la polizia giudiziaria di Marsiglia e quella di Ajaccio hanno effettuato degli scavi in terreni limitrofi al porto di Propriano dove vengono condotte ricerche anche con l’ausilio delle unità cinofile.

Ad avvalorare l’ipotesi il fatto che Matthias Schepp sarebbe stato visto al porto di Bastia mentre si imbarcava su un traghetto per Tolone. Ma questa volta da solo, secondo un testimone che dice di averlo visto senza le due gemelline.

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