Continua l’indagine sul caso della donna romana stuprata nella caserma del Quadraro

ROMA – In riferimento all’episodio di violenza ai danni della donna di 23 anni nella caserma del Quadraro , è stato aperto un fascicolo sui tre militari, che dopo aver bivaccato, avrebbero abusato della ragazza arrestata per furto. Le indagini vedono la partecipazione del nucleo investigativo dell’Arma dei Carabinieri.

Agli atti dell’inchiesta sono allegati i verbali di interrogatorio dei tre carabinieri che dopo il fatto si sono presentati spontaneamente agli investigatori. Le dichiarazioni sull’andamento dei fatti sembrano contrastanti:  non solo tra di loro ma anche con quelle rilasciate agli investigatori da persone che la sera del 24 febbraio erano presenti nella caserma del Quadraro.  Non tornano i conti nemmeno con le dichiarazioni rilasciate dalla ragazza. L’iter prevede ora un confronto per superare le divergenze tra i protagonisti.
Ad oggi, sappiamo che  non è stato ancora interrogato il vigile urbano che si trova indagato insieme con i carabinieri e che è diventato concorrente nel reato di violenza essendo stato accertato che materialmente non ha commesso alcuna violenza nei confronti della ragazza. Il vigile aveva comunicato di volersi presentare agli investigatori per dare la sua versione dei fatti, ma poi non si è presentato. Per il momento non è stato stabilito quando verrà ascoltato.

Il sindaco di Roma, ha ieri annunciato che  verrà adottato il massimo livello di provvedimenti precauzionali consentiti dalle norme sulla Polizia Municipale. Il PD romano attacca il sindaco capitolino chiedendo l’immediata sospensione del vigile, così come i vertici dell’Arma hanno sospeso i tre carabinieri coinvolti nello stupro.

Intanto il 5 marzo, sabato scorso per le vie del quartiere limitrofe alla caserma, è stato indetto un corteo di cittadini dichiaratisi, a supporto della donna, tutti parte lesa.

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