Caserta. Ennesimo suicidio. Ennesima morte per ‘disoccupazione’

CASERTA – Si allunga la drammatica lista dei suicidi pressoché giornalieri che non risparmiano più nessuna categoria, dall’imprenditore all’operaio.

Non si contano ormai quasi più i  casi di lavoratori licenziati, imprenditori in crisi e disoccupati, gravati dai problemi economici, che hanno compiuto gesti estremi. Sembra di leggere costantemente un bollettino di guerra. ‘I caduti sul lavoro’ hanno infatti raggiunto cifre degne di una vera e propria guerra.

Ecco oggi l’ennesimo suicidio ed è solo l’ultima vittima della crisi. Stavolta si tratta di un muratore disoccupato di 52 anni, Alfonso Salzano, che si è tolto la vita impiccandosi nella propria abitazione a Casaluce nel casertano, con un cavo elettrico. L’uomo probabilmente in preda alla depressione e alla mancanza di lavoro, ha compiuto l’estremo gesto di togliersi la vita. Lascia la moglie e 3 figli. Secondo quanto si è appreso le uniche entrate erano costituite dall’indennità di lavoratore socialmente utile della moglie, cioè poche centinaia di euro al mese. 

Da quanto hanno raccontato i congiunti ai carabinieri sembra che l’uomo, che non era dipendente di nessuna impresa edile, dall’ inizio dell’anno non riuscisse a trovare più lavoro ed era caduto in depressione.

Ogni giorno questi dati preoccupanti ci raccontano di un paese dove ormai la disoccupazione e la perdita del lavoro sono diventati ‘strutturali’ e ci segnalano appunto, che qualcosa è andato oltre la crisi ‘consueta’.  Evidentemente le varie teorie sulla flessibilità, le variazioni di tipologie contrattuali, le politiche fatte solo di tagli si stanno rivelando sempre più fallimentari oltre che mortificanti per la dignità umana. 

Intere generazioni tagliate fuori dal mercato del lavoro, uomini e donne senza più speranza. Se il lavoro è strumento di crescita non solo professionale ma anche umana, oltre che strumento di coesione sociale, si sta parlando di persone a cui viene sottratta e scippata la propria dignità,  oltre alla possibilità di ‘esserci’ concretamente e utilmente in questa società. 

“Il Governo deve intervenire: queste morti devono finire”. È perentorio nelle sue affermazioni  il sindaco di Casaluce (Caserta), Nazzaro Pagano mentre commenta  il suicidio del suo concittadino Alfonso Salzano. “È incredibile quanto sta accadendo – aggiunge ancora il sindaco – soprattutto perché malgrado il nostro sia un Comune virtuoso, con soldi da spendere, a causa del patto di stabilità non possiamo dare corso ai nostri progetti e creare lavoro”. “Il settore edile della nostra zona è praticamente fermo – dice ancora Pagano – la nostra amministrazione ha soldi da spendere e, purtroppo, non possiamo farlo. Avrei potuto dare lavoro anche ad Alfonso e, forse, evitare che si uccidesse”. “Altro che patto di stabilità – conclude il sindaco di Casaluce – questo non è altro che un patto di stupidità”.

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