Immigrazione. Ancora emergenza. E’ caos sui permessi

TARANTO – Giornata difficile, a partire da questa mattina. Al  largo delle coste di Pantelleria  si è arenato infatti un  peschereccio con 250 immigrati, probabilmente proveniente dalla Libia, in località Arenella.

Non è arrivato in porto, forse per un errore di rotta. Due donne sono annegate, probabilmente  per le pessime condizioni del mare. A detta della Guardia Costiera il barcone avrebbe  tagliato improvvisamente  la rotta e  se ne sarebbe andato  verso una zona di scogli e sabbia, dove si e’ incagliato’’.  La maggior parte di questi profughi  è proveniente dai paesi subsahariani : molti non sanno nuotare. Ci sarebbe anche un disperso.  Sempre questa mattina la nave “Excelsior”, partita ieri da Lampedusa con a bordo 800 immigrati, ha attraccato per far sbarcare circa 300 richiedenti asilo politico destinati al “Villaggio della solidarietà” di Mineo. In questo modo sale a 2300 il numero di presenze all’interno della struttura che sorge in provincia di Catania.

 

La nave dovrebbe ripartire per smistare gli altri 500 migranti in altri centri italiani; per questi ultimi secondo gli accordi con la Tunisia è previsto il rimpatrio. Arriviamo al pomeriggio di oggi. Clima teso,  a Manduria: si prevedeva  il permesso temporaneo di soggiorno per un centinaio di immigrati tunisini, per  lasciare la tendopoli.  Ma occorrerà attendere ancora, per il rilascio dei tesserini elettronici prodotti dall’Istituto poligrafico. Un motivo è da addebitarsi all’Unione Europea e alla mancata estensione delle regole di Schengen ai migranti tunisini. Occorre almeno un titolo di viaggio, e ne ha la competenza  l’ufficio stranieri della questura di Taranto: procedura che ha i suoi tempi. Il rilascio del permesso di soggiorno temporaneo sarà differito anche per un secondo problema: il ministero dell’Interno, ha deciso di rilasciarlo a tutti i migranti tunisini giunti in Italia fino al 5 aprile e che hanno perciò maturato il diritto alla temporanea «sanatoria». Il rilascio dei permessi dovrà quindi avvenire in tutte le strutture del territorio nazionale, così come le  partenze dai centri di accoglienza, e   non prima di una disposizione ministeriale. Un’attesa   in cui si prefigurano proteste, secondo le dichiarazioni raccolte.  Intanto i parlamentari pugliesi del Pdl,  Luigi Vitali e Pietro Franzoso,  hanno incontrato il ministro dell’Interno Roberto Maroni  per discutere della questione sicurezza nel campo immigrati allestito a Manduria, e, in particolare, per avere un chiarimento sul vertice presieduto a Oria dal sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano:  e’ stato siglato con le autorita’ locali un patto per la sicurezza, ma  per i soli comuni di Oria e Manduria.  Ma ci sarebbe anche l’ombra della “parentopoli”  da dissipare. L’ufficio di Presidenza della Commissione Affari Costituzionali ha infatti già iniziato a procedere con le audizioni per far luce su alcune questioni sull’organizzazione della tendopoli pugliese. «In particolare – si legge nel comunicato stampa – l’indagine conoscitiva servirà a far luce sulla questione degli appalti e delle ditte che hanno allestito il campo, sulla gestione degli immigrati e sui permessi per entrare nella tendopoli».

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