Terremoto a Roma. Domani Chinatown chiusa per ferie. Scienziati: “E’ una bufala”

ROMA – Chiuso per ferie, per inventario o per motivi di salute. Sono tante le ‘scuse’ utilizzate nei cartelli affissi sulle serrande abbassate di diversi negozi dell’Esquilino. Ma in realtà è la paura della previsione del terremoto che dovrebbe colpire domani la capitale a far ‘scappar vià i commercianti cinesi. «Sono terrorizzati e non parlano di altro da giorni – ha commentato un barista della zona – Sono in tanti che domani non andranno a lavoro. Già oggi alcuni sono chiusi e i loro titolari sono andati via da Roma.

Il bello è che hanno scritto le scuse più assurde quando invece a me hanno confessato di aver paura». Serrande chiuse a piazza Vittorio e nelle vie limitrofe in particolare via Principe Amedeo e via Rattazzi che colleziona l’en plein: sono solo tre i titolari ‘coraggiosì che non hanno chiuso i battenti oggi e sono decisi a non farlo neanche domani. «Ho sentito del terremoto – ha detto la cassiera cinese di uno di questi negozi – ma non ci credo. Qui affianco non ci sono già da alcuni giorni. Molti di loro hanno approfittato per passare una settimana in Cina». Un’occasione per ritornare nella loro terra, per i più fortunati, mentre altri si sono diretti verso altre città italiane: «Dove sono andati? Dai loro parenti a Milano, Firenze e Prato – ha spiegato un commesso di un negozio di bigiotteria in piazza Vittorio – È incredibile che possono credere ad una storia simile». Tra i tanti commercianti cinesi, forse, il più intelligente è stato un titolare di un negozio di abbigliamento in via Principe Amedeo che ha preso delle precauzioni senza dimenticarsi dei ‘profittì: «È partito da tre giorni. È andato a Catania perchè aveva paura – ha detto uno dei suoi dipendenti – Ci ha lasciato qui ed ha detto che dovevamo tenere il negozio aperto anche domani».

Gli scienziati: esorcizzare la paura

Intanto proprio per domani i docenti del dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza di Roma hanno organizzato un convegno dal titolo ‘Aspettando il terremoto che verrà: conoscere i terremoti e capirne gli effetti per imparare a difenderci’. L’incontro, si legge in un comunicato, sarà l’occasione per esorcizzare le paure collettive riflettendo sulle cause che da tempo scatenano questi eventi disastrosi, per capirne gli effetti e il modo di difendersi dalla loro forza distruttiva; la giornata, coordinata da Gabriele Scarascia Mugnozza, direttore del dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza, sarà rivolta soprattutto a docenti e studenti delle scuole medie superiori di Roma e a tutte le persone interessate a conoscere i segreti del nostro pianeta. Durante l’incontro, che si terrà all’Università Sapienza, i docenti dimostreranno che nella Città Eterna non può esserci alcun evento sismico devastante e che comunque non è ancora possibile alcuna previsione temporale di tale precisione.

Le paure sul web

«Allora siamo pronti?» si legge in un commento postato su un gruppo di Facebook dal titolo ’11 Maggio Terremoto a Romà. Cresce l’attesa su internet per la profezia attribuita all’astronomo e sismologo Raffaele Bendandi che parla di una capitale colpita domani da un fortissimo sisma. Il popolo di Facebook, tra scettici e creduloni, intanto si organizza per passare la giornata di domani fuori la capitale o in alcuni parchi facendo pic-nic. C’è chi ha paura, chi non ci crede ed organizza per domani ‘brindisì e feste sotto il Colosseo, chi è dubbioso ma scaramantico, come l’associazione ‘Il cenacolo dei viaggiatorì che, nell’eventualità ci fosse il cataclisma ‘fatalè per la Roma Antica, dà appuntamento alla Bocca della Verità ai suoi soci (purchè muniti di ferri di cavallo, corni, collane d’aglio e ‘scartellatò, ovvero il gobbo) per una passeggiata tra le bellezze della capitale, ma c’è anche chi ormai si è arreso alla profezia ed anzi la invoca: è il caso di un gruppo-evento, postato sul social network, dal titolo ‘Cerimonia propiziatoria al terremoto di Romà e con la descrizione ‘Che porti via con sè i nostri dolori e speranze già mortè. Per ora ‘fortunatamentè a questo gruppo hanno aderito solo 11 persone. Nonostante sul web ci siano decine e decine di video e post di esperti sismologi che smentiscono l’eventualità di un terremoto ed in particolare la prevedibilità dei sismi, continuano a proliferare su internet blog e discussioni sull’argomento. La Protezione Civile ha addirittura pubblicato sul suo sito, da diverse settimane, un dossier sulla profezia di Bendandi che è stato cliccato in media ogni giorno da oltre 400 persone. La psicosi intanto dilaga anche se c’è qualcuno che la prende con filosofia e pubblica su ‘Faccialibro’: «Terremoto a Roma: l’ultima pasta e fagioli. Se devo morì moro contento».

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