A Montecitorio lancio di petardi e frutta al grido di: “Berlusconi dimettiti”

ROMA – Tensione a Piazza Montecitorio, dove sono accampati da domenica scorsa i precari per denunciare una situazione insostenibile dopo le recenti affermazioni del ministro RenatoBrunetta. Secondo alcune testimonianze sarebbero state lanciate delle bombe carta e abbattute le transenne al grido di “Berlusconi dimettiti”.

Le forze dell’ordine in assetto antisommossa avrebbero risposto caricando i precari della scuola e dell’università, mentre all’interno dell’Aula della Camera si stava svolgendo l’intervento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Si sono registrati in particolare scontri tra polizia e Cobas. Intanto gli attivisti dell’indignazione precaria che chiedono le dimissioni del Governo si sono radunati dietro ad uno striscione con l’intenzione di dar vita ad un corteo.

I sindacati di base che stanno manifestando davanti a Montecitorio  intervengono sulla vicenda: “I precari – sostiene la nota dell’Usb   – non ci stanno più a fare i comprimari, le vittime sacrificali destinate a pagare i costi della crisi. D’ora in poi saranno protagonisti e vorranno delle risposte concrete ad un problema, quello della precarietà, che nessun governo può pensare di eludere senza costi sociali altissimi”. Gli strali non sono rivolti solo al governo ma anche nei confronti di sindacati e partiti che, pur solidarizzando con i precari, sostengono una sorta di «flessibilità buona»: “Oggi – affermano i cobas – possiamo dire con ragionevole certezza che la flessibilità è sinonimo di precarietà e che l’unica strada percorribile è quella della cancellazione del pacchetto Treu e della legge 30 e di un nuovo processo di stabilizzazione. Altre vie sono esclusivamente un modo come un altro per prendere in giro i lavoratori precari”. La manifestazione davanti Montecitorio è anche la premessa di uno sciopero dei precari in programma per i primi giorni di luglio.

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