Tangenti Parma. Si dimette assessore cultura Luca Sommi

PARMA  – Lo tsunami politica che ha colpito una delle città più floride d’Italia sta lasciando terra bruciata. Questa mattina l’assessore alla Cultura del Comune di Parma, Luca Sommi, si è dimesso  dal proprio incarico, spiegando ai cronisti che il gesto era da ritenersi «doveroso e necessario per prendere le distanze dai fatti recenti».

Sommi è il primo assessore della Giunta di Pietro Vignali a manifestare con le dimissioni la propria «distanza» dagli undici arresti compiuti venerdì dalla Guardia di Finanza, che hanno tra l’altro falcidiato il gruppo dirigente di vertice dell’Amministrazione comunale: sono stati arrestati con l’accusa di peculato e corruzione il comandante della Polizia Municipale, il massimo dirigente del settore Ambiente e un terzo city manager vicinissimo all’attuale sindaco. «In considerazione della straordinaria gravità dei fatti emersi negli ultimi giorni – spiega Sommi – ritengo che non ci siano più le condizioni per lavorare serenamente con questa amministrazione, che pare segnata da una situazione fuori controllo». Al sindaco Vignali, Sommi invia il suo «grazie» per la possibilità che gli ha concesso negli ultimi quattro anni, ma anche una considerazione amara: «Un leader non può dire di non sapere o di essere così ingenuo da non essersi accorto di nulla. Un leader non può essere ingenuo, anche se io credo personalmente alla buona fede del sindaco». L’assessore dimissionario ha anche spiegato le ragioni personali che lo hanno indotto a dimettersi: «Mi è mancata la terra sotto i piedi quando ho letto sul giornale quello che è accaduto venerdì scorso. Il mio assessorato e la mia persona non sono minimamente coinvolti nella vicenda, ma credo che in casi come questi serva dare un segnale morale, etico e politico. Ritengo che la situazione sia fuori controllo e voglio prendere le distanze».

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