Prosegue lo stato di agitazione al San Camillo contro la chiusura reparti

ROMA- Dopo la chiusura di 7.000 posti letto, 24 ospedali e 11 Pronto Soccorso in tutto il Lazio, proseguono i tagli di interi reparti per far fronte alla carenza di personale durante il periodo estivo.

E’ quello che sta avvenendo al San Camillo di Roma, dove vengono chiusi reparti come ortopedia, riabilitazione, cardiologia e numerosi servizi ambulatoriali.

L’USB Sanità del San Camillo/Forlanini mantiene pertanto lo stato di agitazione di tutto il personale.

“Vengono chiusi reparti strategici, del nostro Ospedale, con una consistente riduzione dell’offerta sanitaria a fronte di un periodo come quello estivo nel quale cresce il disagio delle fasce più deboli e vulnerabili della popolazione”, dichiara Giuseppe Nardo, delegato RSU della USB del San Camillo/Forlanini. “L’assenza di risposte da parte del direttore Generale Morrone ha fatto sì che la protesta si sia rafforzata con la presenza dei medici”.

“Le chiusure – sottolinea il sindacalista – rispondono ad un disperato quanto fallimentare tentativo di recuperare circa 40 infermieri a fronte degli 80 mancanti e per i quali, nonostante le nostre denunce, non si è mai voluto procedere alle assunzioni da parte di una Direzione Generale molto attenta all’immagine mediatica e totalmente assente sul piano delle risposte concrete ai bisogni dei lavoratori e dei cittadini”.

Prosegue Nardo: “Nessuna garanzia viene inoltre fornita sulla riapertura di questi reparti allo scadere dell’ ‘emergenza’ ferie del personale. Del resto è quello che succede puntualmente ogni anno, quando decine e decine di chiusure temporanee si trasformano in veri propri tagli aggiuntivi a quelli già previsti dal devastante piano di rientro della Polverini. Fa storia l’Ospedale Pertini, dove il reparto di pediatria, chiuso temporaneamente l’estate scorsa, non è mai stato più riaperto, togliendo al vasto territorio dell’ASL Rm/B il 30% dei posti letto disponibili per i bambini. Come USB continuiamo la protesta contro tagli e chiusure e per una politica di assunzioni a garanzia dei lavoratori e dei cittadini di Roma e Lazio”, conclude il rappresentante sindacale.

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