Nuova scossa magnitudo 5,8 in Emilia. Il bilancio, 17 morti 5 dispersi, 8 mila sfollati

ORE 20,00 – «Lo Stato non farà mancare all’Emilia, come non fece mancare al Friuli, il suo appoggio, la sua solidarietà ed il suo contributo». Lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rivolgendosi alle popolazioni del terremoto in Emilia.

ORE 19,58 – Sale anche il numero delle pesone che hanno firmato l’appello affinchè sia cancellata per quest’anno la parata per il 2 giugno. In un’ora sono state 8 mila le firme.


ORE 19,50 – Sale a diciassette il bilancio delle vittime. Poche ore fa sono stati trovati morti due dei tre operai dispersi nel crollo dell’azienda Haematronic di Medolla, in provincia di Modena, uno dei paesi più colpiti dal terremoto di oggi. Sotto le macerie erano rimaste tre persone, due di queste sono state trovate senza vita. Una terza vittima era stata individuata questa mattina. Si cerca ancora il quarto operaio.


ORE 16,58 – Il sisma di oggi ha provocato ottomila sfollati che si aggiungono ai seimila della scossa dello scorso 20 maggio. Lo ha detto il sottosegretario Antonio Catricalà, in un’informativa al Senato.


ORE 16, 45 – «La priorità ora è dare respiro più ampio agli interventi della Protezione Civile e procedere con l’immediato rinvio degli adempimenti fiscali e contributivi nelle zone colpite, in primis l’Imu. Ricordo che su questo fronte non è necessario alcun intervento legislativo». Lo ha detto il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania, esprimendo il proprio cordoglio e la propria solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma in Emilia. Il ministro Catania, nel corso di una conferenza al Mipaaf, ha parlato di un nuovo importante danno ad almeno un magazzino di stoccaggio di Parmigiano Reggiano, di notevoli perdite del prodotto in stagionamento, oltre che danni alle strutture agricole. È inoltre possibile che si siano verificati danni al sistema irriguo, ma è ancora tutto da verificare. Il conto sale dunque dai 250-350 milioni previsti. «È amaro constatare ora – ha detto Catania – che con un minimo di accorgimenti in più si sarebbero potuti evitare molti danni ai magazzini di stoccaggio. La lezione – ha concluso – è che dobbiamo lavorare per la prevenzione e per sostenere le imprese che stipulano polizze assicurative».


ORE 16, 15 – La Procura di Modena aprirà fascicoli per le persone morte nel sisma di oggi. Per ora non sono stati avviati gli accertamenti in attesa di avere una percezione completa di quello che è accaduto. Il procuratore Vito Zincani ha costituito una unità di crisi rinforzando l’ufficio del Pm di turno esterno. Verranno aperti procedimenti guardando caso per caso, la natura dei procedimenti potrà essere infatti diversa. Un fascicolo conoscitivo era già stato aperto dal Procuratore Zincani, sul crollo di capannoni, anche di recente costruzione, provocato dal terremoto del 20 maggio nelle zone della Bassa modenese. Di questa inchiesta, molto tecnica, si occupa il procuratore aggiunto Lucia Musti.

 

ORE 16,05 – Continua a salire il numero delle vittime del sisma che è tornato a colpire l’Emilia. Quindici i morti, nei dati comunicati dal Capo della Protezione civile Gabrielli. Le vittime a Mirandola sono 4 (due di loro nell’azienda BBG); tre a San Felice, nella ditta Meta; due donne in un mobilificio di Cavezzo; a Concordia un anziano colpito da un cornicione; il parroco di Rovereto di Novi e un’altra vittima a Finale. Seimila nuovi sfollati, che si aggiungono ai 7.500 del 20 maggio. Incerto il numero dei dispersi, un centinaio i feriti ricorsi al 118.

 

ORE 14,49 – Si aggiungono altri due morti al bilancio delle vittime. Si tratta del corpo di due operai rinvenute sotto le macerie della fabbrica Bbg di San Giacomo Roncole, Mirandola.

 

ORE 14, 14 – Si rimette in moto la macchina dei soccorsi.Cinquanta militari del Genio Ferrovieri di Bologna, con relativi mezzi, si uniranno a quelli già in azione nei giorni scorsi in Emilia. Nelle prossime ore arriveranno anche uomini e mezzi della Croce Rossa. Inviate in Emilia altre strutture della Protezione civile, tende,cucine da campo, per dare accoglienza e fornire soccorso a oltre 950 persone. Intanto il Comune di Bologna ha messo a disposizione 3 aree per l’emergenza e 70 posti letto in appartamento.


ORE 14,07 – La scossa di terremoto di oggi alle 13 ha causato «altri crolli e danni agli edifici» nel mantovano: l’assessore regionale alla Protezione Civile, Romano La Russa, lo ha spiegato sottolineando che «fortunatamente poche persone erano in casa e le scuole erano già state evacuate quindi non ci sono stati danni alle persone». Le scosse di oggi, a partire da quella delle 9 di stamattina, secondo La Russa, hanno «creato danni notevoli rispetto a una settimana fa». Sono crollati campanili e ci sono stati danni gravi nelle chiese già lesionate.


ORE 14,05 – Don Ivan Martini, 65 anni, dopo la violentissima scossa di questa mattina che ha danneggiato la sua chiesa, la parrocchia di Santa Caterina a Rovereto, era andato, insieme ai vigili del fuoco, a capire quali e quanti fossero i danni dell’edificio. È stato in quel momento, nella frenetica mattinata di un paese sconvolto, che probabilmente una grossa pietra, resa pericolante dal sisma, si è staccata e lo ha colpito nella testa. Per il prete non c’è stato niente da fare. Mentre il paese verifica i crolli e presta soccorso ad alcune persone, soprattutto anziane, che non sono riuscite ad uscire di casa, si piange per Don Ivan, al momento unica vittima accertata in questo paese che, se non aveva subito pesantissimi danni nel sisma del 20 maggio, è stato uno dei più colpiti da queste nuove scosse.


ORE 13,07 – Una nuova forte scossa è stata avvertita a Bologna alle 13.01. Anche questa è durata diversi secondi. Molte persone sono scese in strada. Dai primi rilievi eseguiti in automatico la magnitudo della nuova scossa è compresa tra 5.3 e 5.4 ed il nuovo sisma è molto superficiale: sempre secondo i dati preliminari la profondità sarebbe di appena un chilometro. Nella sala sismica della Ingv si sta lavorando per aggiornare i dati ricevuti in diretta dalle stazioni sismiche localizzate dalle Alpi fino alla Sicilia in modo da calcolare i parametri del nuovo sisma nel modo più accurato.

 


ORE 10,15 – Per il sisma delle 9.07 di oggi finora sono state accertate dieci vittime, ma il bilancio è ancora provvisorio. Complessivamente sono al momento 17 le vittime accertate nei due eventi sismici che tra il 20 maggio e oggi hanno sconvolto l’Emilia. Nella scossa delle 4.04 di domenica erano morte infatti sette persone, settemila gli sfollati. 

 

ORE 9,35 –  L’Italia continua a tremare. Dopo una notte in cui si sono registrate lievi scosse di assestamento in Emilia alle 9,00 di questa mattina ne è stata registrata una che è stata avvertita distintamente in tutto il nord Italia, come in Emilia Romagna,  in Veneto, in Toscana, in Piemonte, in Trenitno, nelle Marche, in Liguria in particolare nel Golfo del Tigullio e anche in Lombardia, dove alcuni palazzi  dell’hinterland milanese sono stati fatti evacuare per motivi di sicurezza. Perfino a Bolzano la scossa è stata avvertita distintamente dagli abitanti.

 

In molte scuole fiorentine è scoppiato il panico, sono state interrotte le lezioni e sono stati predisposti i piani di evacuazione, come alla scuola media Pieraccinì di viale Spartaco Lavagnini, e in altri istituti cittadini. Come prevede il protocollo, gli alunni della Pieraccini insieme ai professori si stanno incamminando verso il ‘punto di raccolta in piazza Indipendenza. Lo stesso stanno facendo gli alunni e il personale delle altre scuole, verso i rispettivi punti di raccolta. In alcune vie, la gente è scesa in strada dalle proprie abitazioni e dagli uffici, in via precauzionale.

L’ultima scossa delle nove avvertita nel nord Italia ha avuto una magnitudo 5.8. Il dato è stato comunicato dall’Ingv alla Protezione Civile. L’epicentro sarebbe ancora in Emilia, in provincia di Modena, precisamente tra Medolla, Mirandola e Cavezzo.  All’origine della nuova scossa potrebbe essere la rottura di una nuova faglia. Sono 8 le vittime accertate del sisma nel Modenese: tre a San Felice, nel crollo della azienda Meta, 2 a Mirandola, 1 a Concordia, 1 a Finale. Morto anche il parroco di Rovereto di Novi, anche se non Š chiaro se sia rimasto vittima di un crollo o di un malore.

La Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ha reso noto che la forte scossa è stata avvertita in tutto il Nord Italia, in alcune regioni centrali e persino in Austria. Ad Aosta alcuni piani del palazzo regionale sono stati evacuati a scopo precauzionale e nella zona di Pordenone studenti e professori hanno abbandonato le lezioni e sono scesi in strada spaventati. Scuole sono state evacuate, seppure momentaneamente e per precauzione, anche in altre zone del Paese. Nuovi crolli si sono registrati a Mirandola (coinvolti il duomo e la chiesa di San Francesco), Finale Emilia e San Felice sul Panaro. Moltissime le persone corse fuori da case e uffici e scese per le vie del centro storico di Bologna, subito dopo che Š stata avvertita la scossa. Diverse anche le scuole e i dipartimenti universitari dove le lezioni erano da poco iniziate e dove precauzionalmente studenti e insegnanti sono stati fatti evacuare. Studenti usciti dalle scuole anche in provincia di Reggio Emilia. Gente in strada a Parma, e paura: il sisma è stato avvertito in tutta la città, anche nell’albergo dove alloggia la nazionale azzurra che questa sera ha in calendario al Tardini l’amichevole con il Lussemburgo. La forte scossa di terremoto che ha interessato il Nord Italia sta avendo ripercussioni sulla circolazione dei treni. Intanto, Š in corso a Roma, nella sede della Protezione Civile, il Comitato operativo convocato dal capo del Dipartimento Franco Gabrielli. Dopo aver fatto il punto della situazione con tutti i soggetti interessati e aver disposto i primi interventi necessari per fronteggiare l’emergenza, è  probabile che Gabrielli si rechi nelle zone colpite dal sisma.

Si teme che la nuova scossa  abbia provocato vittime anche a San Felice sul Panaro. Segnalazioni in tal senso sono arrivate alle autorità e sono in corso verifiche.

Secondo i rilievi registrati dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia la scossa è avvenuta ad una profondità compresa fra 5 e 10 chilometri ed ha provocato crolli di edifici già danneggiati e danni a strutture che erano state risparmiate dal sisma del 20 maggio. 

Dopo la forte scossa la gente si è riversata in strada. Ai centralini della Protezione Civile e dei vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia sono giunte numerose telefonate e segnalazioni.

 

 


 

La terra trema anche al sud

Questa notte attorno alle 00:51 una scossa di terremoto di magnitudo 2.8 è stata registrata  al confine tra Calabria e Basilicata, tra le province di Cosenza e Potenza.

Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 3,2 km di profondità ed epicentro in prossimità del comune cosentino di Morano Calabro e di quelli potentini di Rotonda e Viggianello. Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia del dipartimento della Protezione civile, non risultano danni a persone o cose. Si tratta della settima scossa nella zona negli ultimi due giorni, la prima e più forte delle quali di magnitudo 4.3 alle 3:06 di ieri.

Dalle verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del Dipartimneto della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose.

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