India. Marò italiani liberi su cauzione. A breve il processo

KOCHI – Dopo un tira e milla infinito la      Corte Suprema del Keralaha concesso la libertà su cauzione ai nostri due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Secondo la tv indiana vi sarebbero fra le condizioni poste  il deposito di dieci milioni di rupie (143.000 euro) per ciascun marò e la designazione per loro di due garanti indiani. Inoltre, Latorre e Girone non dovranno lasciare il Kerala per essere disponibili per il processo che si svolgerà a breve. Sostenendo la richiesta di concessione della libertà dietro cauzione, i legali dei marò avevano assicurato che gli imputati «non avrebbero abbandonato il paese, nè cercato di manomettere le prove o di intimidire i testimoni.

Inoltre una volta ottenuta la libertà i marò dovranno eleggere un domicilio che non sia ad una distanza maggiore di dieci chilometri dal commissariato di polizia di Kochi, dove dovranno presentarsi ogni mattina per la firma fra le 10 e le 11, e ogni qual volta venga loro richiesto. Latorre e Girone dovranno fornire il numero del loro cellulare, se ne avranno uno, e non allontanarsi mai dalla zona di competenza del commissariato di Kochi. Anche i due garanti che dovranno produrre documenti di identità validi, sottolinea la Pti, non potranno lasciare lo Stato del Kerala. Altra condizione posta è l’obbligo per i due fucilieri del San Marco di consegnare il loro passaporto al magistrato della Corte di Kollam, dove si celebrerà il loro processo. La libertà dietro cauzione non potrà ovviamente essere concessa senza la presentazione di un documento di viaggio valido sul quale compaia un visto apposto da un ufficio indiano per la registrazione degli stranieri. Infine il giudice ha chiesto al governo di avviare le normali pratiche di prevenzione nei porti e gli aeroporti per impedire che gli imputati possano lasciare il paese.

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