Roma. Freddato a 18 anni nella pizzeria dove lavorava. Chi ha ucciso Edoardo Sforna?

ROMA – E’ sotto choc il quartiere romano di Morena dopo l’omicidio di ieri sera avvenuto attorno 22  ai danni di Edorardo Sforna, il ragazzo che il 7 aprile scorso aveva compiuto diciotto anni. Il giovane lavorava da pochio giorni nella pizzeria Jolly dove consegnava le pizze a domicilio. Il tragico episodio si è consumato davanti agli occhi allibiti dei clienti, quando due giovani con il volto coperto dai caschi delle moto sono entrati e lo hanno chiamato per nome. E appena Edoardo si è girato uno di loro ha estratto la pistola e gli scaricato addosso 4 colpi di pistola. Subito dopo il killer e il suo complice si sono dileguati, fuggendo a bordo di uno scooter di colore scuro.

Un testimone che lavora come fattorino nella stessa pizzeria e che ieri sera si trovava con un gruppo di amici vicino alla scena del delitto riporta: “Quando ho sentito gli spari ho pensato ai botti. Poi l’ho visto arrivare e mi ha detto:  Oddio mi hanno sparato. Mi sento male chiamate mia madre. Dopo poco si è accasciato per terra. Mi è preso un colpo”.  E poi. “Quando ho alzato la maglietta ho visto un buco all’altezza del torace e vedevo il poiettile. Pensavo a una pistola a gas”. Il testimone ha spiegato che avevano appena finito di lavorare e la vittima era seduta alla ringhiera del centro commerciale davanti alla pizzeria quando è stato colpito, poi ha fatto pochi metri arrivando nel piazzale sul retro del locale per chiedere aiuto e si è accasciato. A quanto si è appreso la pistola con cui i due uomini hanno sparato sarebbe una 765.

Edoardo è stato subito trasportato al vicino Ospedale di Tor Vergata dove, nonostante il delicato intervento chirurgico,  è spirato  per le gravi ferite riportate. “Un omicidio assurdo – ha commentato un abitante del posto  – che somiglia più a un regolamento di conti di stampo mafioso”. Dalle prime testimonianze sembra che il giovane Edoardo fosse un ragazzo come tanti altri della sua età che non frequentava brutti giri, tant’è che la sua fedina penale risulta essere immacolata. I Carabinieri indagano a 360 gradi, valutando tutte le possibili piste, anche quella passionale, anche se la dinamica del delitto sembra veramente esagerata per una questione di cuore. Inoltre Edoardo – a quanto si apprende dal suo profilo Facebook – era fidanzato uffcialmente. Dodo come lo chiama un suo amico di comiyiva lo definisce addirittura “un giocherellone”, un  ragazzo dal cuore d’oro, sempre pronto ad aiutare il prossimo.

“Siamo rimasti tutti di sasso, non riusciamo a spiegarci cosa possa essere successo- ha detto una zia di Edoardo . – È una tragedia enorme. In questa strada abitiamo tutti noi parenti. Ci vediamo ogni giorno. Non so come faranno i genitori a riprendersi da una tragedia simile. Edoardo è anche figlio unico”.  
“Ha sempre vissuto in modo semplice, normale. – ha detto un’altra zia –  La mamma lavora all’Acea e il padre ora pensionato aveva un negozio a Ciampino”.

Insomma quello che inquieta è proprio il metodo freddo e spietato che gli assassini hanno usato per togliere di mezzo per sempre Edoardo, forse perchè aveva fatto uno sgarro a qualcuno, oppure aveva visto qualcosa che non doveva vedere. Oppure potrebbe addirittura trattarsi di una banda che sta praticando delle estorsioni proprio in questo quartiere. Insomma siamo sul campo delle ipotesi, ma questo omicidio avvenuto in una località tranquilla come Morena lascia tutti sgomenti.

Intanto la pizzeria è stata posta sotto sequestro. Chiusa per lutto anche la piscina Comunale di Ciampino dove il giovane lavorava durante la stagione estiva come bagnino. Il 18enne faceva parte anche del Gruppo Pionieri sempre a Ciampino.

 

L’identikit

Attraverso le testimonianze fornite da chi ha assistito al delitto gli inquirenti stanno cercando di realizzare un identikit per arrivare al responsabile dell’omicidio. Secondo i presenti il ragazzo che è sceso dallo scooter ed ha sparato avrebbe un’età apparente di 18 anni. Indossava un casco da moto dal quale fuoriusciva un ciuffo di capelli biondi. Il complice lo attendeva invece in sella al motorino.

Un testimone ocular, che si trovava nel parcheggio del centro commerciale, dice di aver visto passare il killer con la pistola in pugno.  “Stavo parlando in macchina con mia moglie nel piazzale quando mi si è affianco lo scooterone – ha aggiunto – poco dopo ho sentito tre colpi, ma nessuno ha strillato. Mentre salivo, lui scendeva con la pistola in mano e mi ha guardato. Era bassino, esile, con i capelli biondi corti e indossava una tuta bianca. Aveva il casco con la visiera trasparente. L’altro avrà avuto circa 25 anni, era piú scuro e aveva gli occhi azzurri. Sono sicuramente italiani.

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