ROMA- La ex Videocolor di Anagni, fabbrica chimica che conta circa 1.300 lavoratori, precipita nel fallimento a causa della dissennata politica industriale attuata dalla multinazionale indiana Videocon ed al disinteresse del precedente governo.
La Videocon, dopo aver bruciato i 180 milioni di Euro lasciati dalla precedente società, la multinazionale francese Thomson, e destinati alla riconversione produttiva dello stabilimento, anziché perseguire una reale linea produttiva ha continuato ad accumulare debiti in Italia.
Tanta la rabbia dei lavoratori, che dopo un’assemblea generale, hanno deciso riprendere le lotte occupando lo stabilimento e lanciano per il prossimo 2 luglio il “Videocolor day”, una giornata di confronto con le forze politiche e sociali, a cui parteciperanno gli amministratori locali, provinciali e regionali e sono stati invitati i rappresentanti del governo e degli imprenditori.
I lavoratori intendono così richiamare tutti tutti al rispetto degli impegni assunti e mirati al rilancio produttivo dello stabilimento, che dal 1967 ha consentito lo sviluppo economico e sociale di un intero territorio.