Nave Costa. Avvistato un corpo. Salgono a 7 le vittime . 29 i dispersi

ROMA –  Secondo le ultime informazioni che giungono dall’isola del Giglio, dove venerdì sera la nave Costa è naufragata, sarebbe stato avvistato un altro corpo.

Non si hanno ancora conferme ufficiali su questo avvistamento e neppure i dettagli sul luogo esatto del ritrovamento.. Intanto i soccorsi continuano a lavorare incessantemente. La Marina Militare sta usando anche delle micro cariche esplosive per aprire dei varchi nella Concordia, diventata un vero e proprio labirinto. Una corsa contro il tempo alla ricerca con tutti i mezzi possibili delle 29 persone disperse che non rispondono ancora all’appello, tra cui una bimba di appena 5 anni. Man mano che passa il tempo sussiste ancora le speranza di trovare qualche superstite ancora vivo, magari in una zona della nave non invasa dall’acqua dove persiste ancora sufficiente aria per poter respirare.

Ma la preoccupazione resta altissima anche sul rischio ambientale. La Costa Crociere ha 48 ore di tempo per presentare il suo piano affinchè i serbatoi siano svuotati nella massima sicurezza. E il tempo non è molto, perchè la nave si sta spostando e potrebbe affondare ulteriormente se dovesse scivolare dallo scalino di roccia in cui poggia al momento, oppure spaccarsi in due tronconi a causa dello squarcio di 70 metri presente nella carena.

C’è solo da sperare che non peggiorino le condizioni del tempo che potrebbero rallentare se non addirittura bloccare i soccorsi e le operazioni di messa in sicurezza della grossa imbarcazione.

Nel frattempo le indagini alla ricerca della verità continuano. Oggi il comandante della Concordia Francesco Schettino sarà ascoltato dal Gip, il quale deciderà sulla convalida o meno del fermo giudiziario.  Schettino, ricordiamo, dovrà rispondere di omicidio plurimo colposo, naufragio nonchè abbandono della nave. Le numerose testimonianze raccolte  dagli inquirenti continuano a d aggravare la posizione del comandante, che al momento è guardato a vista e seguito da uno psicologo.

E non è tutto. Dai primi stralci delle interrogazioni fatte nelle ultime 24 ore  sembra quasi ci sia stato un vero e proprio ammutinamento, dal momento in cui  gli ufficiali di bordo si erano accorti della gravità della situazione e avevano realizzato l’incapacità del comandante di impartire gli ordini per far fronte a un’emergenza di tali proporzioni.

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