Massa Carrara. Esplosione metanodotto. 10 il numero dei feriti

MASSA CARRARA – E’ di 10 feriti di cui 3 molto gravi il bilancio dell’esplosione di un metanodotto avvenuta oggi pomeriggio a Barbarasco di Tresana (Massa Carrara).

I feriti gravi sono 3 operai che erano al lavoro e che stavano effettuando lavori di manutenzione proprio alla tubatura che è esplosa,  ferita gravemente anche una donna che si trovava in una delle abitazioni distrutte dalla deflagrazione.

 

Due operai sono stati ricoverati a Pisa, un terzo che sarebbe molto grave, con ustioni sull’80% del corpo,  sarebbe stato portato al Centro grandi ustionati di Genova, mentre un altro con ustioni  più lievi sarebbe stato trasportato, insieme ad altri sette abitanti feriti  all’ospedale di Pontremoli dove sono stati dimessi in serata.

 

Per qualche motivo non ancora accertato, potrebbe essere stata infatti una manovra errata di un escavatore, una scintilla sarebbe venuta a contatto con il gas metano, scatenando l’inferno.  L’esplosione ha gravemente lesionato alcune case e provocato un incendio di notevoli dimensioni che ha interessato un’area di 400 metri. L’esplosione ha provocato un cratere di 25 metri di diametro per 8 di profondità e le fiamme si sono levate per decine di metri.  Per domare le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco mentre l’organizzazione regionale antincendi boschivi e il Corpo forestale si sono portati sul posto per effettuare una verifica sull’area boschiva limitrofa. A seguito dell’esplosione per motivi tecnici, nell’area e nei comuni limitrofi è stata limitata l’erogazione del gas metano.  Non sarà quindi possibile per domani accendere gli impianti di riscaldamento. Per questo motivo non ci sarà lezione nelle scuole di Aulla, Fivizzano, Licciana Nardi, Podenzana, Pontremoli e Tresana. La decisione è stata assunta nel corso di una riunione che si è svolta nel pomeriggio di oggi a Tresana e a cui hanno partecipato i sindaci dei Comuni interessati, i tecnici della Regione Toscana e degli enti locali, le forze dell’ordine, i rappresentanti della società della salute e i responsabili dell’azienda che gestisce il servizio di gas metano. Nel corso della giornata di domani i tecnici dell’azienda che gestisce la rete, verificheranno in tutte le abitazioni il corretto ripristino dell’erogazione del gas. Un’operazione questa per la quale viene richiesta la collaborazione di tutti i cittadini che, da stasera, dovranno tenere chiuso nelle loro abitazioni il rubinetto generale del gas. Questo semplice accorgimento favorirà infatti il lavoro dei tecnici e una più rapida ripresa della normalità.

 

“Nell’esprimere vicinanza alle vittime e all’intera comunità locale  – afferma Raffaella Mariani, capogruppo Pd nella Commissione Ambiente della Camera – chiediamo di conoscere tutte le circostanze che hanno prodotto questo grave episodio per individuare le misure necessarie per far crescere la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. A tal fine stiamo predisponendo una interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente Clini per fare luce sull’intera vicenda”.

 

In una nota  Maurizio Acerbo, consigliere regionale di Prc in Abruzzo ha commentato quanto avvenuto a Tresana facendo riferimento  al progetto del metanodotto che dovrebbe attraversare la Regione Abruzzo nella parte appenninica:  “Le immagini e le notizie sull’esplosione del gasdotto in Lunigiana confermano quanto sacrosanta sia la nostra battaglia contro il metanodotto SNAM e quanto siano irresponsabili e stupidi gli atteggiamenti di supponenza con cui spesso sono stati trattati i comitati che hanno posto problemi di sicurezza e compatibilità  ambientale”.  Acerbo spiega che “Il Presidente Chiodi che più volte ha bloccato il nostro progetto di legge per dire no a un gigantesco metanodotto che attraverserà territori a rischio sismico dovrebbe riflettere e darsi una mossa”, Acerbo chiude con un invito: “Comitati ed enti locali devono poter contare sul sostegno della Regione Abruzzo”.

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