Uccide il figlio di 18 anni a martellate e poi si toglie la vita

TORINO – E’ agghiacciante quanto successo oggi nel torinese. Un padre   ha colpito ripetutamente con un martello  la testa del figlio di 18 anni  mentre stava dormendo e poi si è tolto la vita trafiggendosi per ben 9 volte con un coltello. 

Un gesto atroce, inspiegabile quello di  Adriano Maero, ambulante di 48 anni, di Giaveno (Torino). L’uomo si stava separando dalla moglie Maria Teresa Chiotti, anche lei ambulante di 47 anni, ma non aveva mai avuto nessun problema col loro unico figlio, William, studente, di 18 anni.

La sua furia si è scatenata proprio contro di lui, uccidendolo barbaramente con un martello che gli ha sfondato il cranio. Poi Maero si è parzialmente anestetizzato con dell’etere ha preso un coltello da cucina e lo ha rivolto verso di sè. La tragedia è avvenuta dopo le sei di stamani nella villetta di una borgata alla periferia del paese, dove la famiglia abitava. La donna era uscita di casa per andare a trovare la madre, che abita nelle vicinanze.
La donna è tornata intorno alle 8:30 per preparare la colazione al figlio e ha fatto la drammatica scoperta.  Ha trovato il marito con il coltello ancora conficcato nel torace e ha chiesto aiuto ai vicini, che hanno chiamato l’ambulanza. Poi ha visto il figlio in un lago di sangue e il martello lasciato fuori dalla stanza. Non ha retto allo choc e si è sentita male; è stata trasportata in ospedale. La coppia, hanno raccontato parenti e vicini ai Carabinieri, era in crisi da tempo e litigava frequentemente. Tuttavia, nessuno si aspettava un epilogo tanto tragico. Adriano Maero era conosciuto come una persona mite, che gestiva con la moglie un banco di biancheria intima nei mercati rionali della zona ed era appassionato di podismo. William, invece, frequentava il terzo anno all’istituto tecnico commerciale ‘Pascal’ di Giaveno e frequentava alcune associazioni ricreative della cittadina.

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