Morti sul lavoro. Operaio schiacciato in Porto Ravenna

RAVENNA –  Un operaio di 44 anni è morto a causa delle lesioni riportate in un incidente sul lavoro attorno alle 10 all’interno dell’area portuale di Ravenna.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo, dipendente di una ditta esterna, è rimasto schiacciato mentre stava scaricando dei tubi da un camion che si trovava all’interno di un piazzale della Bunge Italia spa di Porto Corsini. Inutile l’arrivo dei soccorritori del 118. Sul posto sono intervenuti anche polizia, carabinieri e medicina del Lavoro dell’Ausl.

La vittima si chiamava Daniele Morichini, 44 anni, di Sezze (Latina) ed era dipendente della ditta ‘Ediltecnò di Latina. Secondo i primi rilievi della polizia di frontiera della questura e dei tecnici della medicina del lavoro dell’Ausl, l’uomo è stato schiacciato dall’impatto con una tubatura metallica alta 8-10 metri e pesante diversi quintali, durante operazioni di scarico da un autoarticolato che era fermo sul piazzale della ‘Bunge Italia spà, azienda del porto di Ravenna specializzata nello stoccaggio di semi oleosi e cereali. All’infortunio ha assistito un altro operaio, dipendente della cooperativa ravennate Cofari che, con con un muletto, aiutava la vittima a scaricare le strutture metalliche destinate a incanalare nastri trasportatori per le granaglie. Per cause ancora da accertare, all’improvviso una tubatura si è sbilanciata trascinando la vittima che in quel momento era sul camion. L’uomo è morto dopo pochi minuti. L’area, il camion e il muletto sono stati sequestrati dalla magistratura per verificare se l’attrezzatura usata per lo scarico era idonea. Il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci ha espresso le condoglianze alla famiglia dell’operaio, e ha precisato che l’infortunio costituisce «l’ennesimo tragico richiamo al dovere di fare sempre di più e meglio per tutelare la sicurezza nei luoghi di lavoro», aggiungendo che «l’imminente anniversario della tragedia della Mecnavi (la nave in cui 25 anni fa, nel porto di Ravenna, morirono soffocati 13 operai, ndr) sarà ancora una volta l’occasione per richiamare la comunità ravennate a un impegno sempre maggiore di tutti».

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