Emergenza idrica da Bolzano a Capri

ROMA –  Registrati da inizio estate otto anticicloni. Rispetto la media stagionale le temperature sono aumentate di 2° già dal mese di giugno. Incendi e ingenti danni all’agricoltura, dovuti  alla siccità, sono la consueta causa dell’aumento dei prezzi dei prodotti. Anche l’acqua inizia a scarseggiare: da Bolzano a Frosinone a Capri.

Ecco gli allarmanti dati resi noti dalla Confederazione italiana agricoltori: “Il mese di luglio 2012 si è chiuso con 1,94 gradi in più rispetto alla media classificandosi al sesto posto tra i più caldi da oltre due secoli, mentre quello di giugno. con +2,6 gradi, si era classificato al terzo posto. Le regioni più bollenti sono quelle del centro dove il termometro ha fatto registrare valori superiori di oltre 3 gradi alla media del periodo di riferimento 1971-2000. Negli ultimi anni si sono così succeduti i record dovuti all’innalzamento delle temperature: in Italia il 2011 si è classificato al terzo posto di sempre, anche se il primato assoluto degli ultimi due secoli rimane quello del 2003”.
La Cia ha denunciato che lungo il sistema idrico italiano si perde mediamente più di un litro d’acqua su tre, “uno spreco che l’Italia non si può permettere”,  rimarcando che è necessario “ lavorare seriamente a un modello di agricoltura ecocompatibile e a una rete idrica efficiente, anche con un’autorità unica delle acque”.

A Bolzano il sindaco ha emesso un’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua potabile per irrigare i giardini in un’area cittadina dove il serbatoio principale continua a scendere. E l’afa non da tregua nel frusinate, tanto che l’azienda che gestisce il sistema idrico ha deciso un razionamento e la chiusura dei serbatoi in determinate fasce orarie. Per fronteggiare la crisi idrica, poi, il sindaco di Capri ha fatto affiggere vicino alle fontanine pubbliche, per le strade, nei punti più visibili dell’isola e sul sito del comune un avviso in cui invita residenti e turisti a “un utilizzo dell’acqua attento e parsimonioso”. E l’emergenza siccità continua a imperversare in Abruzzo, in Sardegna e nel parmense con decine di comuni interessati da provvedimenti per la riduzione o l’interruzione dell’erogazione idrica aggravati da guasti alle condotte. Ancora, la regione Emilia Romagna ha chiesto al governo di riconoscere la siccità di quest’estate come evento eccezionale. In Toscana si è riunito il tavolo tecnico per fare il punto sull’emergenza idrica.

 L’Anbi, l’Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, rende noto che “arrivano dalla Toscana segnalazioni di un’ulteriore, grave conseguenza ambientale dei ripetuti anticicloni africani che stanno colpendo l’Italia: il gran caldo, infatti, sta favorendo il proliferare di alghe nelle acque interne, causando anossia e provocando ampie morie di pesci. I consorzi di bonifica stanno intervenendo, immettendo acqua fresca negli alvei ma, nelle attuali condizioni di siccità, è problematico anche il reperimento di risorse idriche aggiuntive. Laddove possibile, come nel comprensorio toscano del Padule di Fucecchio, spiega l’Anbi, sono in funzione innovativi ossigenatori per permettere alla fauna ittica di respirare”.

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