ROMA – L’ex capogruppo del Pdl Franco Fiorito è stato arrestato questa mattina.
Nei riguardi di Franco Fiorito la Guardia di Finanza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica. L’ex capogruppo del Pdl – che è già stato trasferito in carcere – è accusato di peculato. Militari del Nucleo di polizia valutaria delle Fiamme Gialle stanno anche eseguendo una decina di perquisizioni nelle abitazioni di Fiorito.
Per i magistrati che hanno dato mandato di cattura esiste il pericolo di reiterazione del reato. Tra le perquisizioni che la Guardia di Finanza sta eseguendo c’è anche quella dell’abitazione romana dell’esponente politico. «Stiamo valutando le motivazioni addotte dai magistrati», ha commentato l’avvocato Enrico Pavia, uno dei legali di Fiorito.
“L’arresto di Fiorito per l’ipotesi di peculato non è pertinente. C’è una giurisprudenza che dice che quando questo denaro pubblico entra nelle tasche di un partito, piaccia o non piaccia, diventa denaro privato. Inoltre, se hanno arrestato Franco Fiorito, mancano all’appello gli altri 70 consiglieri della Regione Lazio» È il commento di
Carlo Taormina, legale di Franco Fiorito, al suo arresto.
Al consigliere di Anagani viene contestata l’appropriazione di una somma ingente che si aggira intorno al milione e 300mila euro: è l’ammontare dell«arricchimento personalè che la Procura di Roma ha contestato all’ex capogruppo regionale del Pdl Franco Fiorito.
Nel frattempo Fiorito urla la sua innocenza, mentre l’avvocato Taormina ribatte: “Presenteremo ricorso”.