ROMA – Sarebbero 690 gli esuberi previsti dal piano industriale Alitalia, che porterebbe, secondo l’azienda, un risparmio pari a 30 milioni di euro.
Nello specifico i tagli riguardano 300 assistenti di volo, 300 dipendeneti dello staff di terra e 90 nella manutenzione. E’ quanto illustrato quest’oggi ai sindacati della Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uilt e Ugl Trasporti. All’incontro non è stata convocata la parte più importante che rappresenta le categorie aeroportuali come l’Usb, L’Ipa (ex Anpac ndr), l’Unione Piloti, l’Anpav e l’Avia.
Come ha ribadito Andrea Cavola, Segretario Nazionale Usb Trasporto aereo “L’Alitalia è come la Fiat: si sceglie i sindacati lasciando fuori quelli più scomodi”.
“Per ora – aggiunge Cavola – non siamo stati chiamati a partecipare all’incontro odierno aperto soltanto ai sindacati confederali, ma in futuro Alitalia sarà obbligata a farlo: dovrà spiegarci la procedura di Cassa Integrazione ed illustrarci il piano industriale”.