Relazione sul riciclaggio e terrorismo. Nel 2011 quasi 50mila segnalazioni sospette

ROMA – Emergono numeri preoccupanti, dalla Relazione annuale sulle politiche e le attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo attuate nel corso del 2011 dall’Unità di informazione finanziaria (UIF), dalle autorità di vigilanza, dagli organi di polizia e dalle amministrazioni competenti.  

Nel  2011 il numero di segnalazioni di operazioni sospette trasmesse all’Unità di informazione finanziaria ha registrato addirittura un incremento del 31,5 per cento rispetto al 2010. Negli ultimi tre anni c’è stata una crescita  notevole, passando da 6.912 a fine 2009 a 35.749 a fine 2011, e sono state registrate  49.075 segnalazioni di operazioni sospette. Nel corso del 2011 gli intermediari finanziari e gli altri soggetti esercenti attività finanziaria hanno trasmesso oltre 48.000 segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio. Ma vi è stata anche una ripartizione territoriale delle segnalazioni: il numero  è aumentato rispetto all’anno precedente per tutte le regioni italiane, non per il Friuli Venezia Giulia e il Molise, per le quali si è registrata una lieve diminuzione. La Lombardia e il Lazio sono stabili ai primi posti. Un aumento delle segnalazioni provenienti dalla Campania, dall’Emilia Romagna e dal Veneto. È più che raddoppiato il numero di segnalazioni provenienti dall’Abruzzo e dalle Marche.
In compenso, nel corso del 2011, il numero di segnalazioni di operazioni sospette di finanziamento del terrorismo internazionale è diminuito.  La UIF  ha  infatti ricevuto 205 segnalazioni,  a fronte delle 215 ricevute nel 2010 e delle 366 ricevute nel 2009. Si è registrata, anche una diminuzione del numero di soggetti segnalati di origine  pachistana,mentre è aumentato il numero dei segnalati nativi del Bangladesh. Si è riscontrato, inoltre, di segnalazioni riferibili a soggetti di origine iraniana. Sono invece sensibilmente aumentate le segnalazioni di soggetti o entità di origine libica, anche a seguito dei provvedimenti adottati dalla comunità internazionale nei confronti della Libia e delle comunicazioni diramate  dalla  UIF  e dal Comitato di sicurezza finanziaria (CSF) fra il mese di febbraio e il mese di maggio 2011.
 Per quanto riguarda il contrasto della criminalità organizzata, sotto il profilo economico finanziario, gli accertamenti investigativi sono stati comunicati alla Direzione nazionale antimafia, all’Unità d’informazione finanziaria e al Nucleo speciale di polizia valutaria: l’area costituita dalle regioni settentrionali è quella dalla quale ha origine il maggior numero di segnalazioni (47,77 per cento del totale delle SOS), seguita dalle regioni dell’Italia centrale (27,85 per cento) e dalla area composta dal sud e dalle isole (24,38 per cento).L’esame  dell’origine regionale delle segnalazioni, conferma la Lombardia quale regione dalla quale proviene il maggior numero di segnalazioni. 
Sotto la presidenza di Giancarlo Del Bufalo,  il FATF-GAFI ha conseguito, nel corso di quest’anno, due importanti obiettivi: l’aggiornamento delle “Raccomandazioni” sulle norme internazionali in materia di lotta al riciclaggio, al finanziamento del terrorismo e al finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa; il rinnovo, per altri otto anni, fino al 2020 del mandato FATF-GAFI. L’adozione delle nuove raccomandazioni del GAFI è stato il culmine di un processo complesso, che è iniziato nel 2009 e che ha coinvolto istituzioni governative, imprese private e società civile. Altri risultati di quest’anno, in assemblea  plenaria, sono stati la pubblicazione di tre studi di approfondimento: Operational Issues – Financial Investigations Guidance  – Specific Risk Factors in Laundering the Proceeds of Corruption – Illicit Tobacco Trade. Il FATF-GAFI ha inoltre pubblicato la sua prima guida pratica relativa alle “nuove raccomandazioni. In ultima analisi, dà il benvenuto al “Groupe d’Action Contre le Blanchiment d’Argent en Afrique Centrale” (GABAC) in qualità di “ente osservatore”; la collaborazione con GABAC contribuirà a estendere la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo in questa regione del mondo.

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