Un caso di omicidio risolto a distanza di 7 anni. In carcere mandante ed esecutore

BRESCIA – Un caso di omicidio risolto dopo ben 7 anni e mezzo: dietro il delitto, partite di droga non pagate, vendette trasversali, una indagine archiviata nel 2008 e riaperta inaspettatamente il 31 dicembre 2010.

Giovanni Ragnoli, trafficante di cocaina, nonchè ultrà del Brescia Calcio, fu ucciso a 42 anni il 6 gennaio 2005. Un killer gli sparò sei colpi di revolver nell’androne delle scale di casa, a Roncadelle (Brescia). I carabinieri del Nucleo investigativo provinciale hanno trovato e arrestato i presunti mandante ed esecutore. Sarebbero rispettivamente Gianluigi Dordi, 35enne bresciano, e Davide Bettera, 36 anni, di Iseo (Brescia).

I militari martedì hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia in cella per omicidio premeditato, porto abusivo di armi e furto aggravato in concorso. Il primo è stato rintracciato in una comunità di Oriznuovi (Brescia) il secondo in carcere a Alessandria. L’inchiesta all’epoca dei fatti non sfociò in risultati concreti, pur individuando la pista giusta. Il 31 dicembre 2010 Dordi si palesa alla Polizia: «È in stato di sofferenza – spiega il procuratore aggiunto Fabio Salamone -. Vuole liberarsi dal peso per azioni commesse. E rivela i retroscena del delitto Ragnoli. Riferisce circostanze veritiere mescolate a altro». Frattanto un terzo uomo già nel mirino dei carabinieri – siamo a marzo 2011 – diventa collaboratore di giustizia. È coinvolto nel delitto. Il puzzle si ricompone e restituisce la verità. Dopo serrata indagine e ricerca puntuale dei riscontri alle dichiarazioni, i militari risolvono il giallo. 

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