Ciampino. Ristorante abusivo alla piscina comunale. Intervista a Giuseppe Cesandri

CIAMPINO (ROMA) – Un anno fa nel comune di Ciampino veniva edificato un ristorante sul suolo pubblico all’interno della piscina di via Superga  gestita dalla Polisportiva della Città di Ciampino.

La cosa non avrebbe nulla di strano se nonchè l’edificio adesso dovrà essere demolito in quanto è risultato essere abusivo, come riporta un comunicato stampa dello stesso comune: “Le autorizzazioni, (D.I.A. dichiarazione inizio attività ndr), non sono state ritenute esaustive in quanto carenti di idonea e adeguata documentazione e, pertanto, i competenti uffici hanno provveduto ad emettere e notificare un provvedimento di demolizione”.

Il caso parte ufficialmente da un esposto presentato il 23 ottobre alla Guardia di Finanza  Gruppo di Frascati da un cittadino di Ciampino, Cesandri Giuseppe, il quale  ha denunciato questa anomalia, ovvero l’intreccio tra evidenti affari privati e gestione pubblica.  Insomma, un bel business a cielo aperto, tutto esentasse e per di più a insaputa di ignari cittadini. Eppure il ristorante che copre un’area di 750 metri quadrati era apprezzato dai residenti e anche dalla stessa amministrazione comunale che vi ha organizzato anche delle cene istituzionali, come quella con la delegazione della città turca di Pandik, neo gemellata con il comune di Ciampino.

Abbiamo incontrato Giuseppe Cesandri per farci spiegare i fatti dal suo punto di vista. Risvolti che hanno aperto un capitolo inquietante sulla gestione della cosa pubblica e per i quali ci racconta di aver già ricevuto delle minacce.
Nell’ottobre del 2012 sono rientrato a Roma dopo due mesi di ferie trascorse all’estero. Al Comune di Ciampino, dove lavoro,  sono iniziate a circolare voci su un presunto esposto giunto alla Procura della Repubblica in forma anonima che denunciava il ristorante abusivo della piscina. Esposto che, secondo alcuni malelingue, avevo inoltrato io per una vendetta privata. Niente di più falso.

Vendetta?
Ma quale vendetta. Io nel 2000 sono stato uno dei fondatori di questa associazione sportiva che all’epoca si chiamava “Atletico Ciampino 2000”. Eravamo in 14  e un giorno del 2005, dopo un’accesa discussione tra i soci diedi le dimissioni informali,  che tra l’altro non furono mai verbalizzate nei registri. Tuttavia da quel fatidico giorno fui estromesso, a mio avviso con l’inganno,  definitivamente, o meglio, non mi diedero più la possibilità di riprendere il ruolo che rivestivo. Per questo feci causa all’attuale Polisportiva di Ciampino e proprio per la mancanza di ufficialità sulla questione chiesi addirittura al sindaco dell’epoca, Walter Perandini, la sua disponibilità  in modo che fosse lui stesso in qualità di persona ‘superpartes’ a svolgere un’eventuale arbitrato in modo da fare chiarezza su questa situazione anomala.  Sta di fatto che il sindaco accolse l’invito, ma la controparte non accettò questa possibile alternativa.
Quello stesso anno ci fu anche un cambio di guardia nella Polisportiva e fu eletto presidente Michele Mastroianni, il quale ricopriva altresì la carica di consigliere di maggioranza nelle fila del Partito Democratico.  

Comunque alla fine l’esposto l’ha presentato…
Sì il 23 ottobre del 2012 mi sono recato di persona alla Guardia di Finanza poichè giravano voci insistenti che nel ristorante in questione lavorava del personale in ‘nero’ e non venivano rilasciati neppure gli scontrini fiscali. Tra l’altro negli stessi giorni si vociferava che un vigile aveva multato per 8.200 euro  i gestori della struttura poichè mancavano le autorizzazioni necessarie per ospitare i giovani dei centri estivi. Ed è davvero strano che nessuno sapesse nulla di tutto questo.

Insomma, dopo l’esposto lei diventa automaticamente una persona scomoda, tanto da ricevere minacce …
Sembra proprio di sì. C’è un altro fatto riconducibile al 2009, anno in cui il bando per la concessione provvisoria ottenuto inizialmente dalla Polisportiva scadde. Scrissi una lettera con tanto di protocollo al comune, questa volta da libero cittadino,  informando l’amministrazione  che a mio avviso sussisteva un evidente conflitto di interessi alla Polisportiva, in considerazione del fatto che il presidente Matroianni sedeva anche tra i banchi del consiglio comunale. Lettera che evidentemente non riscontrò alcun interesse o probabilmente fu addirittura cestinata, visto che alla fine il bando lo vinse la Polisportiva e per altri 20 anni. Anche in quel frangente partì una causa legale avanzata da un’altra associazione sportiva che venne estromessa dal bando e alla fine, per non so quali ragioni, perse.

La sua denuncia ha dato il via ad un’inchiesta investigativa da parte delle Fiamme Gialle e ora i cittadini si aspettano una risposta. Che effetto le fa trovarsi in questa situazione, visto che non è da tutti esporsi in prima persona…
Mi auguro innanzitutto sia fatta chiarezza su questa vicenda dai contorni poco limpidi. Sarebbe interessante  scoprire i retroscena, conoscere i numeri in termini economici della Polisportiva e capire quali sono le reali intenzioni e gli interessi personali dei soci di quest’ultima, alcuni dei quali, si vocifera, avrebbero addirittura fondato una società per gestire i loro affari. Affari che alla fine sono anche i nostri.

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