Incendio aeroporto di Fiumicino, a breve i primi indagati

ROMA – Presto gli inquirenti della Procura di Civitacchia procederanno alla formalizzazione delle contestazioni in relazione all’incendio, che in poche ore, tra mercoledi e giovedì, ha devastato il terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino.

Le iscrizioni sul registro degli indagati saranno vagliate dal procuratore capo Gianfranco Amendola e dal pm Valentina Zavatto. Nei guai rischiano di finire un paio di operai e i responsabili della ditta per la quale lavoravano che ha in appalto la manutenzione e la gestione degli impianti di condizionamento e di riscaldamento dell’aeroporto Un quadro elettrico della sala E9 dello scalo di Fiumicino si surriscaldava e per questo era abitudine degli addetti attivare un climatizzatore portatile per impedire che scattasse l’allarme. E’ questo uno degli elementi che sta portando gli inquirenti di Civitavecchia alla formalizzazione delle accuse nei confronti di una serie di persone in relazione all’incendio avvenuto all’aeroporto nei giorni scorsi.Al vaglio degli inquirenti ci sono numerosi filmati,  oltre a dichiarazioni testimoniali e ai brogliacci delle comunicazioni tra l’Adr e l’azienda. Inoltre i magistrati stanno vagliando le immagini in cui alcuni operai sono ripresi proprio nella fase di accensione del ‘pinguino’ ogni volta che suonava l’allarme per il surriscaldamento del quadro elettrico. Secondo quanto si è appreso il pubblico ministero ha nominato due consulenti tecnici: uno esperto in materia di anticendio e uno di sicurezza sul lavoro.

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