Omicidio-suicidio a Bologna. Imbianchino ucciso, killer suicida

BOLOGNA – Agguato ieri sera a Bologna dove un imbianchino di 34 anni è stato freddato a colpi di pistola davanti a un bar nel quartiere San Donato, alla periferia di Bologna. Il killer, un imprenditore edile di 54 anni, di origine siciliana, incensurato si è poi allontanato e si è suicidato con la stessa arma, calibro 7.65, dalla parte opposta della città.

Il movente dell’esecuzione sarebbe da ricondurre a forti dissapori tra i due, probabilmente per questioni in sospeso di natura economica e di lavoro, su cui ora si sta concentrando il lavoro degli inquirenti.

L’imbianchino, originario del Bresciano ma da anni residente a Bologna, a poca distanza dal punto in cui è scattato l’agguato, non ha avuto scampo. E’ sceso dalla sua auto e ha cercato disperatamente di raggiungere il bar ma è stato raggiunto da quattro colpi. Il presunto killer ha quindi accennato ad allontanarsi, ma è invece tornato sui propri passi e ha fatto ancora fuoco, sparando un quinto colpo.

Poi la fuga, una fuga disperata che si è conclusa poco dopo in un altro quartiere di periferia, Borgo Panigale, dove risiedeva e dove i carabinieri lo hanno trovato privo di vita nella vettura, ucciso da un colpo alla testa. In via Beroaldo, dove è subito intervenuto il personale della squadra Mobile, con i colleghi della polizia scientifica per i rilievi, sono stati sentiti a lungo gli avventori del bar, oltre ad amici e parenti della vittima, tra scene di rabbia e disperazione. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Antonello Gustapane.

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