Otto arresti in Calabria. Truffe all’Inps e alla Ue

REGGIO CALABRIA – Sono otto gli arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, del Gruppo tutela del lavoro di Napoli, del Nucleo antifrodi di Salerno e della sezione di pg della Procura di Palmi. Si tratterebbe di sette ordinanze di custodia cautelare e una ai domiciliari emesse dal Gip di Palmi Paolo Ramondino. 

Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di truffe oltre a episodi di caporalato. L’associazione era dedita alle truffe all’Inps, alla Ue e alla Agea e secondo l’accusa si era impossessata illecitamente di circa 2,5 milioni di euro. La banda truffava l’Inps con la fittizia instaurazione di rapporti di bracciantato agricolo, oltre a frodare Unione Europea e Agea per l’indebita percezione di contributi comunitari e regionali.

I componenti dell’organizzazione, inoltre, sono accusati di una serie di reati contro la fede pubblica con la stipula di contratti di affitto o comodato di fondi rustici fittizi grazie alla contraffazione della firma di proprietari terrieri ignari o, addirittura, già deceduti, e di quelle di funzionari pubblici e del timbro di uffici comunali per far risultare come autenticate le firme apposte dai proprietari terrieri. Agli otto arrestati la Procura della Repubblica di Palmi contesta anche l’abusivo trattamento di dati riservati. Oltre agli arrestati, nell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Palmi, sono indagate in stato di libertà 35 persone.

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