MILANO – Il pm Maurizio Romanelli ha chiesto un anno di reclusione per Silvio Berlusconi nel processo in cui è imputato di rivelazione di segreto d’ufficio in relazione alla pubblicazione su Il giornale della telefonata in cui Fassino diceva a Consorte: «Allora abbiamo una banca». La presunta rivelazione fù secondo il pm «decisa e concordata da tutti, compreso Silvio Berlusconi».
Tre anni e 3 mesi è invece la richiesta per il fratello dell’ex premier, imputato anche di ricettazione e millantato credito, ma per questo reato il pm ha chiesto di assolvere Paolo Berlusconi. Il pm ha chiesto di dichiarare colpevole l’editore del Giornale per i reati di ricettazione e rivelazione di segreto d’ufficio, mentre ha chiesto l’assoluzione dall’accusa di millantato credito. La sentenza per Silvio e Paolo Berlusconi è attesa a gennaio. Le difese dell’ex premier e del fratello Paolo parleranno il 10 gennaio prossimo, mentre i giudici della quarta sezione penale potrebbero entrare in camera di consiglio nell’udienza già fissata del 17 gennaio.
Intanto l’avvocato Carlo Federico Grosso, legale di parte civile per conto di Piero Fassino, ha chiesto un milione di euro di danni agli imputati Silvio e Paolo Berlusconi.