Marò, stato del Kerala incompetente: caso passa a New Dehli

NEW DELHI – “Il fatto non era avvenuto nelle acque territoriali indiane”.

E’ questa la motivazione in base alla quale  la Corte Suprema ha disposto oggi la creazione di un tribunale speciale a New Delhi per esaminare l’incidente che ha coinvolto nel mese di febbraio febbraio i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Secondo i giudici, dunque,  lo Stato del Kerala è “incompetente” visto che “non aveva giurisdizione” per intervenire.  Il caso Marò resterà comunque in India. Rendendo nota una sentenza attesa dallo scorso 4 settembre, i giudici Altamas Kabir e J.Chelameswar hanno infatti puntualizzato che a loro avviso invece “lo Stato centrale indiano ha giurisdizione”, per cui il caso dovrà essere trattato a New Delhi da un tribunale speciale costituito in coordinamento dal governo e dalla stessa Corte Suprema. In mattinata una ordinanza permetterà l’immediato trasferimento dei due militari a New Delhi dove, in attesa dell’inizio dei lavori del tribunale, avranno “piena libertà di movimento nel territorio indiano”. Negli ambienti della delegazione italiana presente nell’aula della Corte, fra cui anche l’ambasciatore Daniele Principe, la sentenza odierna è stata valutata positivamente.

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