PERUGIA – Colpo di scena. La Cassazione ha annullato con rinvio il processo d’appello nei confronti di Raffaele Sollecito e di Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto nel novembre 2007 a Perugia.. La Corte suprema ha disposto la celebrazione di un nuovo processo davanti alla Corte d’assise d’appello di Firenze.
Sulla base del verdetto pronunciato oggi dalla Cassazione, dovrà svolgersi un processo d’appello bis, che dovrà tenere conto dei principi che i giudici della prima sezione penale della Suprema Corte, nelle loro motivazioni (che saranno depositate entro 90 giorni), indicheranno. Il nuovo procedimento si celebrerà a Firenze, perchè a Perugia non esiste una seconda sezione di Corte d’appello, e non si può essere giudicati due volte dal medesimo giudice.
Inoltre la Cassazione ha confermato la condanna a tre anni inflitta ad Amanda Knox per il reato di calunnia ai danni di Patrick Lumumba, il musicista del Congo da lei inizialmente indicato come autore dell’omicidio di Meredith. La condanna a tre anni risulta già scontata, perchè compresa nel periodo che la studentessa americana ha passato sotto custodia cautelare in carcere, prima di essere assolta con il verdetto d’appello dall’accusa di omicidio. Lumumba era, dopo le accuse di Amanda, risultato completamente estraneo al delitto. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dai difensori della Knox per questo capo di imputazione.
Una storia inquietante, la stampa si divide
Insomma, il processo d’appello per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, assolti in secondo grado per la morte di Meredith Kercher, va rifatto. La decisione della Corte di Cassazione scuote non solo l’Italia, ma anche Londra e l’America tutta. E la notizia di questa mattina da Roma si diffonde in un attimo Oltremanica e più in là, Oltreoceano. Per motivi differenti: in Gran Bretagna l’opinione pubblica ha ancora sete di giustizia e cerca i colpevoli dell’uccisione di Meredith, la studentessa inglese trovata in un lago di sangue a Perugia nel novembre 2007. Negli Stati Uniti sono invece convinti dell’innocenza di Amanda, diventata nel frattempo anche una sorta di fenomeno mediatico. «L’alta corte italiana capovolge l’assoluzione di Amanda Knox e ordina un nuovo processo per la morte della sua compagna di stanza» titola il Washington Post, specificando che il nuovo procedimento dovrà tenersi a Firenze, e non più a Perugia. Pochi, per ora, i commenti alla notizia, che viene riportata solo in stile cronachistico: ma l’interesse è notevole. Nbc News sottolinea che «Amanda Knox dovrà essere nuovamente processata». Particolarmente ‘colpitò il Seattle Times, il giornale della città natale di Amanda, dove nel frattempo la ragazza è tornata da cittadina libera, e ora la domanda è se tornerà in Italia per farsi processare o se dovremo fronteggiare una sorta di ‘caso marò’ al contrario.
La stampa britannica inquadra la notizia ovviamente più dalla parte della vittima. «Sono felice che la Corte Suprema abbia visto le falle che c’erano nella sentenza di assoluzione e credo che il prossimo processo sarà più serio e imparziale» sono le parole del legale della famiglia Kercher, Francesco Maresca, riportate dal Telegraph. Il Guardian invece spiega che la famiglia Kercher non era presente al momento della sentenza, così come i due imputati, ma riporta un dichiarazione rilasciata da Amanda Knox, che la giudica «infondata: è davvero doloroso ricevere la notizia che la Corte suprema italiana ha deciso di rivedere il mio caso quando la teoria del mio coinvolgimento nell’omicidio di Meredith, portata avanti dall’accusa, è stata già ripetutamente dimostrata inattendibile». Commenti amareggiati anche dalla Puglia: «Pensavo si potesse mettere la parola fine a questa vicenda» ha detto Sollecito all’avvocato Luca Mauri, secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno. Il legale ha ricordato che «oggi è il suo compleanno, compie 29 anni, ma non deve essere deluso perché è innocente».