Ilva. Malati oncologici pronti a chiedere danni al siderurgico

TARANTO – La F.A.V.O., Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia, cui aderiscono oltre 500 associazioni sparse sul territorio nazionale, 25.000 volontari (nella maggior parte dei casi malati o ex malati) e 700.000 iscritti, si schiera accanto alle vittime dell`inquinamento che intendono fare causa all`Ilva di Taranto per ottenere un risarcimento.

«Gli accertamenti effettuati dalla Magistratura di Taranto – è scritto in un comunicato – consentono adesso alle persone affette da patologie, ove le stesse siano ragionevolmente correlate alla grave situazione di degrado ambientale causata dall`Ilva, di agire in giudizio per richiedere il risarcimento dei danni tutti subiti».

A Taranto l`avvocato Marcello Stefanì, referente di F.A.V.O. Puglia, ha stipulato una convenzione con lo studio legale dell`avvocato Fabrizio Giusti. La convenzione prevede incontri preliminari gratuiti per valutare la possibilità di introdurre l`azione risarcitoria ed attività professionale gratuita durante la causa (se si perde la causa gli avvocati non percepiranno alcun compenso). A carico del cliente restano soltanto le spese vive, notifiche marche da bollo iscrizione al ruolo ed eventuali consulenze medico-legali.

La convenzione è dedicata in particolar modo ai malati oncologici o persone affette da malattie respiratorie ragionevolmente collegabili per tipologia o per prossimità ambientala alle emissioni nocive e inquinanti dello stabilimento siderurgico di Taranto; a lavoratori e pensionati dell`Ilva che hanno contratto malattie a causa delle condizioni di lavoro e familiari di persone decedute per malattie collegabili all`inquinamento.

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